Ruggero Mauro Crupi, la ’ndrangheta e la mafia biellese

Intervista al Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia: venerdì sarà a Biella per presentare il libro del padre

È un libro sorprendente quello che sarà presentato venerdì alle 17.30 nella sala consiliare della Provincia di Biella: è stato scritto sessant’anni fa da Giuseppe Crupi, medico condotto di origine calabrese, e contiene molte rivelazioni sulla criminalità organizzata che solo le indagini più recenti, condotte negli anni Duemila, hanno portato alla luce. Alla presentazione interverrà il figlio di Crupi, Ruggero Mauro, non soltanto per motivi affettivi: ha l’incarico di Sostituto Procuratore alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Torino e, anche per questa sua carriera a stretto contatto con indagini sulla criminalità organizzata, porterà un contributo intenso e competente.

L’incontro è stato organizzato dall’associazione NOmafiebiella con l’obiettivo di approfondire il tema delle mafie, sensibilizzare le coscienze e accendere il fuoco della consapevolezza nell’opinione pubblica. Strumento, questo, indispensabile nella lotta alla criminalità organizzata.

Il libro di Giuseppe Crupi, pubblicato postumo nella primavera di quest’anno, racconta di una ‘ndrangheta che non veniva ancora nemmeno chiamata così: si parlava ai tempi di Malavita, e la connotazione era principalmente agreste. Le vicende contenute nel romanzo si svolgono tra la Piana di Gioia Tauro e l’Aspromonte, che Ruggero Mauro Crupi ha avuto modo di conoscere molto bene nei tre anni trascorsi a Reggio Calabria, dove fu Sostituto Procuratore all’inizio della sua carriera. Con lui, sul giornale di martedì 21 novembre, parliamo del libro di suo padre e della situazione attuale della mafia in Italia.

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