«San Francesco di Sales ci invita a una continua revisione di vita»

Il patrono del Seminario Il 23 gennaio sacerdoti e diaconi celebreranno il dono del continuo amore di Dio manifestato nella misericordia del Padre

Avviando l’anno giubilare, incontriamo subito la festa di San Francesco di Sales che ricorda a tutti, in particolare ai Ministri ordinati, l’impegno di una continua revisione di vita.

Sarà questo un motivo di riflessione durante i giorni in cui è celebrato il Santo patrono del Seminario vescovile di Biella.

Il vescovo, monsignor Roberto Farinella ed il canonico don Paolo Boffa, rettore, unitamente ai Seminaristi di Biella, accoglieranno i sacerdoti ed i diaconi per celebrare il dono del continuo amore di Dio, manifestato nella misericordia del Padre sul loro ministero, specie nelle particolari ricorrenze di anniversari significativi.

L’assistenza dello Spirito Santo fa rivolgere a Dio i sacerdoti e i diaconi perché, in modo particolare in questo anno giubilare, sappiano indicare il nome dolcissimo di Padre con ancor più forza, nome di speranza perché nome di misericordia, fondamento della promessa eterna di salvezza realizzata in Cristo, Signore e Sacerdote, e in quanti si conformano al Suo unico ministero.

Le parole stesse del Papa ci pongono in questa dimensione di comunione con il Cristo sommo ed eterno sacerdote. Scrive Papa Francesco: “ritorniamo alla Sacra Scrittura e sentiamo rivolte a noi queste parole: «Noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta. In essa, infatti abbiamo come un’àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi» (Eb. 6,18-20). È un invito forte a non perdere mai la speranza che ci è stata donata, a tenerla stretta trovando rifugio in Dio.” (da “Spes non confundit”, 25).

L’immagine dell’àncora è davvero suggestiva: nella simbologia cristiana, come nel simbolo del Giubileo ordinario 2025, è il riferimento a una speranza che passa attraverso la croce, che impara a condividere con Cristo la fatica della salvezza del mondo, pieni della gioia della certezza della vita eterna.

Significativamente, l’ancora e San Francesco di Sales sono ad esempio presenti entrambi nello stemma dei Salesiani, a ricordare che “l’educazione è un fatto di cuore”, come affermava Don Bosco (che tra pochi giorni sarà anch’esso ricordato).

L’ancora della speranza, dunque, ben si addice ad un luogo di educazione e formazione permanente, cuore della Diocesi di Biella, quale è il Seminario vescovile, in cui per generazioni non solo è stato riproposto l’impegno di educare il popolo di Dio, ma anche il luogo per ritrovare se stessi, per depositare i pesi e le fatiche del cammino, per chiedere senza compromessi perdono a Dio per le mancanze e per ringraziare per i doni del ministero.

“Tutto per amore e niente per forza”, è frase di San Francesco da riproporsi continuamente come revisione di vita.Una menzione particolare per il celebrante principale della Santa Messa degli anniversari il giorno 23 gennaio, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, Vescovo di Ivrea, ormai alla conclusione del suo mandato, appartenente per anni al clero diocesano di Biella e alla Congregazione di San Filippo. Il suo motto episcopale ricorda anch’esso che ‘solo Dio è fedele’ e capace di rigenerare alla speranza e alla carità nel ministero tutti i battezzati, coinvolti nel ministero regale di Cristo, ma tantopiù, in modo particolare, i ministri ordinati. Concludiamo con le parole di congedo del Santo Padre (da “Spes non confundit”, 25): “Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano. Possa la nostra vita dire loro: «Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (Sal 27,14). Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri.” 

© RIPRODUZIONE RISERVATA