
Scuola: no al rientro pomeridiano
Ma Pizzi chiede che ci pensi il Comune
Un gruppo di genitori aveva chiesto di ampliare l’orario scolastico al pomeriggio ma il collegio dei docenti non ha dato disponibilità
Alessandro Pizzi, consigliere comunale di Candelo Oltre, solleva la questione del mancato rientro pomeridiano nella scuola media Cesare Pavese di Candelo.
Nei giorni scorsi il collegio docenti ha dato parere negativo, con larga maggioranza, all’attivazione del ritorno in aula degli studenti dopo le lezioni mattutine bocciando così la richiesta, arrivata alla dirigenza dell’Istituto comprensivo di Candelo Sandigliano, da parte di una decina di famiglie. «A Sandigliano il servizio c’è e funziona, a Candelo no» dice Pizzi. «L’amministrazione comunale deve sostenere questo progetto anche per la scuola secondaria candelese».
Dunque la proposta di avere almeno due rientri pomeridiani a settimana, attraverso una riduzione del modulo orario mattutino, non è passata. «Così la scuola media rischia di perdere una classe per mancanza di iscrizioni. La scuola conferma di non riuscire a garantirli con risorse proprie – afferma Pizzi – quindi serve un sostegno diretto con un servizio di post scuola affidato ad educatori professionali retribuiti direttamente dal Comune».
Il ritorno pomeridiano a scuola viene generalmente utilizzato per effettuare lezioni di recupero ed assistere gli studenti in compiti ed esercizi su materie per cui vi è la necessità di migliorare voti e apprendimento. La formula consente in molti casi di aiutare genitori e famiglie impegnati con il proprio lavoro e impossibilitati a seguire da vicino i propri figli durante le ore pomeridiane.
Si tratta di una scelta non obbligatoria per tutte le scuole di secondo grado. «A Sandigliano, però, il rientro a scuola è reso possibile grazie ad un servizio di rinforzo che il Comune ha dato in gestione ad una cooperativa di professionisti. Se per i docenti non è fattibile per ragioni personali, mi chiedo perché il Comune di Candelo non prenda in considerazione l’ipotesi di valutare una proposta simile. D’altronde si parla dello stesso Istituto Comprensivo».
Intanto i genitori coinvolti avrebbero già fatto sapere di voler iscrivere i figli alla prima media, per l’anno scolastico 2025-2026, nella scuola di Vigliano: «Non credo che, proprio nel periodo in cui si aprono le iscrizioni online alle scuole, si vogliano perdere alunni e classi» conclude Pizzi «per questo vorrei che la proposta fosse portata all’attenzione della giunta e discussa nel più breve tempo possibile. Candelo deve mantenere le scuole e attivare il servizio al più presto».
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