Se la scuola è piena di progetti

Il dirigente scolastico di Valdengo racconta le attività proposte, dagli scacchi all’Erasmus: «Prevediamo anche le certificazioni linguistiche e digitali»

Oltre ad essere comuni confinanti, Valdengo, Piatto e Quaregna Cerreto (insieme a Bioglio) fanno parte dell’Istituto Comprensivo di Valdengo, nato il 1° settembre 2013 e guidato, oggi, dal dirigente scolastico Enrico Martinelli. Il doppio impegno di Martinelli, che guida anche il Comprensivo di Vigliano, non è semplice ma i risultati, in termini di iscrizioni e progetti avviati, e in arrivo, sono decisamente positivi. È lui, insieme alle collaboratrici Alessandra Miotto ed Elisa Versolato, a fare il punto a cominciare dalla conferma dei numeri degli scorsi anni scolastici.

«Sinora le iscrizioni per l’anno scolastico 2024-2025 ci dicono che, nonostante la denatalità, gli ingressi e le uscite sono praticamente identici agli anni scorsi» spiega Martinelli «nel complesso l’Istituto sta lavorando molto sulla continuità dei vari ordini. Gli alunni vengono accolti a 3 anni ed escono a 14 anni passando per tipologie diverse ma attraverso un progetto unitario. E la continuità deriva dagli insegnanti, che sono una novantina, e anche dalle persone che lavorano nei vari plessi, circa venti. Devo ringraziare tutti loro per il prezioso contributo portato alle scuole». Un piccolo “record” arriva da Quaregna dove ad uscire saranno 5 studenti, ma ad entrare saranno in 12. Merito di un’offerta formativa decisamente allettante: «Abbiamo una serie di progetti in corso, a cominciare da “Scuola senza zaino”, operativo alla scuola primaria di Valdengo da cinque anni. Contiamo di estenderlo anche all’Infanzia e, perché no, in tutto l’Istituto. L’idea è che sia la scuola a fornire il necessario agli alunni, in qualche modo si vuole alleggerire, metaforicamente, il “peso” della scuola. Poi abbiamo i corsi sportivi alle medie, il martedì, con un ulteriore arricchimento grazie a corsi di scacchi, mountain bike e sci per far acquisire a ragazzi e ragazze le giuste competenze. Inoltre è nata, con Fondazione Olly, una collaborazione che prevede la presenza di una psicologa all’interno dell’Istituto, dedicata alla scuola secondaria, a cui si possono rivolgere anche famiglie e insegnanti. Quindi ci sono iniziative legate ai fondi del Pnrr che ci aiuteranno ad ampliare le opportunità». Grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con un progetto da concludere entro giugno del 2025, si vogliono portare avanti le certificazioni linguistiche e le materie digitali con i laboratori per tutti gli ordini. Dalle nuove competenze per la scuola del futuro ad un’altra linea di finanziamento, quella riguardante la formazione del personale, per cui si intende lavorare sulla transizione digitale. In attesa di ricevere le risorse necessarie, è già arrivato un altro finanziamento dalla Cr Biella, di 1.500 euro, che ha consentito di attivare un corso per facilitare l’approccio della lingua italiana da parte dei bambini stranieri che studiano nei vari plessi (ora sono 15, ndr) e rendere ancora più inclusiva la realtà valdenghese. Ricordiamo che sono già arrivati fondi dalla Comunità Montana per sostenere le pluriclassi a Quaregna e Bioglio».

Oltre alla consegna annuale delle borse di studio dal comune di Valdengo, e al riconoscimento economico ad uno studente che viene assegnato dalla famiglia di Mario Pozzo, l’Istituto ha centrato un altro obiettivo importante: l’ingresso nel pianeta Erasmus. «Facciamo parte di un consorzio che riguarda la mobilità degli insegnanti insieme agli istituti comprensivi di Pray, Andorno Micca e Valdilana. In primavera sei docenti si recheranno in Danimarca, Romania, Irlanda, Grecia e Repubblica Ceca, nell’ambito dell’osservazione delle pratiche di lavoro, uso delle lingue straniere, tecnologia multimediale e outdoor education. Tutto ciò sarà condiviso con i colleghi e, ovviamente, ci sarà una ricaduta sugli alunni» afferma Martinelli «e l’anno prossimo è in previsione di portare anche loro all’estero».

A proposito di viaggi, a maggio ne è previsto uno a Roma per visitare il Parlamento.

In chiusura è d’obbligo parlare di bullismo e cyberbullismo, due problematiche che coinvolgono molti giovani. E di cui a scuola si parla grazie ad alcune iniziative: «Si discute di legalità sull’uso dei social media con le visite dei carabinieri guidati dal maresciallo Angelo Donatelli per spiegare ai ragazzi i pericoli provenienti dal web. Da quest’anno abbiamo approvato il nuovo regolamento contro bullismo e cyberbullismo e il relativo protocollo sugli interventi che ha avuto il via libera dal consiglio di istituto. La nostra scuola è piccola rispetto ad altre, è un ambiente protetto ma serve un monitoraggio costante per far sì che episodi “normali” non si trasformino in qualcosa di più serio. Questo è possibile anche grazie alla sinergia con le famiglie, decisamente collaborative. La nostra linea? No a punizioni, sì ad educazione e formazione».

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