Slittano i lavori nelle scuole

La giunta ha stabilito di rinviare al 2025 gli interventi a Parlamento e alla materna Furno: «Temiamo che il contributo di 1 milione e 760mila euro non arrivi nel 2024»

Spazio alla pianificazione urbanistica nel Consiglio comunale di mercoledì 14 febbraio. In sala consiliare si è discusso di modifiche al piano regolatore e della delicata questione del conflitto israelo-palestinese.

Il primo provvedimento riguarda la variazione al bilancio di previsione 2024-2026: coinvolte principalmente la scuola primaria di Parlamento e la scuola Fila Lavino, dove i lavori di riqualificazione slittano al 2025. Afferma in tal senso l’assessore Furno: «Questi interventi prevedono una spesa di 1.760.000 euro e non abbiamo la certezza di ricevere la somma necessaria per la loro realizzazione. Per questo motivo, in onestà, preferiamo posticipare al 2025». Separatamente i lavori valgono 770.000 euro e 990.000 euro.

La questione scuole non è l’unica ad essere trattata, visto che nel 2024 l’amministrazione cossatese sarà occupata, tema più volte trattato, nella riqualificazione dell’area ex Enel e nella ristrutturazione di villa Ranzoni, edificio storico che vedrà anche l’adeguata sistemazione dell’area verde esterna alla struttura.

LA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE

La questione si è spostata, come atteso, sulla 15ª variante parziale al piano regolatore. La parola passa all’assessore ai Lavori Pubblici Cristina Bernardi, che illustra: «Abbiamo fatto valutare le modifiche al piano regolatore da organi tecnici come Provincia, ASL, Sovrintendenza ed Arpa. Tra gli indici e le valutazioni di cui si è tenuto conto per l’efficacia di queste variazioni ci sono analisi geologiche, acustiche, i piani paesaggistici regionale e provinciale – sovraordinati da Regione e Provincia. L’obiettivo delle nuove edificazioni è agevolare gli interventi di medie-piccole dimensioni, soprattutto in centro abitato». Per soddisfare i criteri di approvazione delle modificazioni, è stato rivisto l’indice di densità arborea, accompagnato dal concetto di compensazione ambientale, nonché l’obbligo di sostituire una risorsa ambientale con una di almeno pari valore ambientale, da parte di chi ha sfruttato il terreno per svolgere attività a proprio favore.

Una volta pubblicato, il piano regolatore resterà accessibile al pubblico per 30 giorni; dal 15° al 30° giorno ognuno potrà fare delle proposte che verranno valutate seguendo i parametri precedentemente citati.

LA MOZIONE PER LA PACE

Ha richiesto la temporanea sospensione del Consiglio la mozione del consigliere del Pd Marco Barbierato in merito alla ripresa del gemellaggio con Neve Shalom – Wahat Al Salam, villaggio cooperativo abitato da palestinesi e da israeliani. «Questo gemellaggio è nato in un’epoca con bilancio ed organizzazione ben diversi» ha detto Moggio. «Ad oggi, riprendere il filo del gemellaggio non si può». Con il focus centrale sulla necessità di pace nelle terre coinvolte dal conflitto, la maggioranza ha teso ugualmente la mano all’opposizione, trovando la soluzione. Non si parla di ristabilire il filo del gemellaggio, bensì dell’impegno a trasmettere un messaggio vicinanza e pace speranza affinché le due comunità, Cossato e Neve Shalom – Wahat al Salam, costruiscano pace e fratellanza.

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