Sofia, la giovanissima artista
che ha disegnato la pace

Ha 14 anni l’allieva dell’Istituto Comprensivo che ha vinto il 5° premio a livello regionale realizzando un poster molto colorato

Tra gli alunni che frequentano con successo l’Istituto Comprensivo di Valdengo c’è Sofia Fiorio, 14 anni, che lo scorso anno ha vinto il quinto premio a livello regionale con il suo poster per la pace.

Si è trattato dell’iniziativa che i Lions Club di tutto il mondo sponsorizzano nelle scuole e tra le organizzazioni giovanili. Un modo per esprimere, da parte dei più giovani, il loro modo di vedere la pace, offrendo al mondo l’ispirazione tramite l’arte e la creatività.

Sofia, che vive a Bioglio con papà Federico, mamma Nelly e il fratello Matteo, frequenta la terza classe della scuola secondaria di primo grado proprio a Valdengo.

«A partecipare con il loro elaborato grafico sono stati in 180» spiega il professor Stefano Epifani, insegnante da otto anni di arte e immagine nell’Istituto «si è partiti con l’idea di rappresentare il tema della pace attraverso dei bozzetti. Quindi i ragazzi in classe hanno realizzato un lavoro su misura e Sofia si è distinta insieme ad altri 14 studenti. Lei è arrivata prima in provincia di Biella e quinta nel regionale».

Il 1° aprile, al Teatro Valdocco d Torino, Sofia ha ricevuto il meritato riconoscimento.

«Ora il suo disegno è esposto proprio nel capoluogo piemontese» prosegue il professore. «Il suo lavoro è finito sul calendario cittadino del Comune, insieme ad altri disegni, e sulla copertina del diario scolastico».

«Siamo orgogliosi di lei» ammette papà Federico «perché è brava a scuola e si impegna. E si arrabbia quando non ha tempo di studiare». Sofia, timida e riservata, ha provato una “forte emozione” per il premio ricevuto: Dice: «Ho voluto rappresentare la bandiera della pace, i fiori e le mani di carnagioni diverse come simbolo di pace contro le guerre» confida «il merito non è solo mio. Qui mi trovo bene con insegnanti e compagni di classe. Cosa vorrei fare in futuro? Mi piacerebbe tanto studiare medicina».

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