
«Sogno di portare il tango
nelle scuole»
L’esperienza di Stefano Aggio, insegnante di danze caraibiche, liscio e tango argentino: uno stile di vita
Candelese di nascita, e maestro di cuore, Stefano Aggio è una figura che ha saputo conquistare allieve ed allievi grazie alla sua passione per la danza, il tango argentino e lo yoga.
Il suo talento nell’insegnamento non si limita a far muovere il corpo, ma tocca anche le corde più intime dell’anima, creando vere e proprie connessioni tra le persone.
Con oltre trent’anni di esperienza, il suo percorso è un esempio di dedizione e amore per l’arte del ballo. Con uno sguardo al futuro: «Mi piacerebbe coinvolgere le scuole per far conoscere ai giovani il tango e trasmettere le sue emozioni».
Tutte le danze, anche
le caraibiche
Aggio è noto a livello locale oltre che per la sua scuola di danza (Kineos) anche per l’organizzazione di eventi dedicati ai balli latino americani. E da quest’anno, è partita la seconda stagione dei suoi corsi di tango argentino alla Casa del Popolo di Vigliano. Qui la sala, dotata di un vero parquet, è ideale per ballare in totale comfort con l’età media degli allievi, tra i 50 e i 60 anni, che testimonia di come il tango sia un ballo che attraversa generazioni.
Le iscrizioni sono ancora aperte, e le lezioni sono disponibili anche per principianti, con possibilità di corsi privati grazie allo studio che il maestro mette a disposizione proprio a Candelo.
Non solo tango: Stefano Aggio è diplomato in balli caraibici, liscio e ha una lunga carriera nel boogie-woogie, anche nelle gare di acrobatico.
Passione tango argentino
La sua esperienza è un mosaico di stili diversi, ma è proprio nel tango argentino che ha trovato la sua vera ispirazione.
«Perché è un ballo che esalta le caratteristiche maschili e femminili, in cui l’uomo si fa leader, proteggendo e conducendo la donna, e la donna si fa sensuale ed elegante nel movimento» spiega. «Il tango non è solo una danza, ma una forma di espressione che sa emozionare chi lo pratica e chi lo guarda. Il fascino di questo ballo sta nella sua capacità di creare un legame profondo tra i ballerini. Per l’uomo, può sembrare inizialmente difficile approcciarsi a causa della sua tecnica complessa, ma una volta superato l’iniziale timore, il ballo diventa una forma di comunicazione che va oltre le parole. La musica, poi, gioca un ruolo fondamentale, spesso diventando la scintilla».
Aggio è anche un sostenitore dello yoga dinamico, una disciplina che propone ai suoi allievi per equilibrare la mente e il corpo. Il suo approccio integra perfettamente yoga e pilates, discipline che piacciono a chi cerca una connessione profonda con sé stesso, ma anche un modo per migliorare le proprie capacità fisiche.
Tra Biella e Novara, dove è conosciuto e apprezzato, Stefano Aggio ha formato una nuova generazione di ballerini. «Una delle sorprese più grandi è stato l’incontro con giovani allievi, tra i 20 e i 25 anni, che hanno preso parte al corso base, un fatto che attribuisco a una sorta di “colpo di fortuna”, un segno che la danza può ancora attrarre anche le generazioni più giovani».
Il tango, però, non è solo una passione artistica, ma anche un mezzo per creare relazioni: «Sono molte le storie d’amore nate grazie al tango, ballo che spinge le persone a socializzare e a interagire in modo sano e divertente. Anche mia sorella ha conosciuto il suo attuale marito proprio in una delle mie lezioni». Infine ha un sogno nel cassetto: «Vorrei portare il tango nelle scuole. Credo che questo ballo, con la sua capacità di costruire relazioni, possa essere un’opportunità unica per i giovani di avvicinarsi alla danza, ma anche di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e degli altri».
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