Spiritualità e cultura in scena al monastero

Anche durante questa estate molti gruppi hanno visitato l’antica struttura che ha ospitato i monaci per 5 secoli

Anche quest’estate il Monastero Cluniacense di Castelletto Cervo ha visto arrivare diversi gruppi in visita attratti dalla suggestiva storia e dalla spiritualità di un luogo che ha ospitato dei monaci per ben cinque secoli.

L’ex Priorato, nel corso del mese di agosto, è stato visitato da due gruppi di Suore di Santa Maria di Loreto provenienti da Vercelli, che hanno seguito con interesse la visita guidata, per poi dedicarsi ad un momento di preghiera con la celebrazione della Santa Messa.

Uno dei due gruppi ha approfittato dell’occasione per rinnovare i voti religiosi confermando la loro totale dedizione a Dio.

«Si è trattato di un bel momento, molto sentito, vissuto anche da noi grazie ad una cerimonia davvero importante» ha spiegato Paolo Ferrero, che oltre ad essere consigliere comunale fa parte degli Amici del Monastero, associazione che ha scopo di tutelare e valorizzare il complesso e le imponenti strutture monumentali appartenute ad una delle più ricche e potenti fondazioni monastiche del medioevo subalpino.

«Le visite domenicali sono terminate a luglio ma diversi gruppi ci hanno telefonato per prenotare la loro visita ad agosto. Così ha fatto un gruppo di Milano, composto da 10 persone, così hanno fatto alcuni gruppi di suore che sono giunte qui per completare degli esercizi spirituali. Dunque il Monastero ha ricevuto persone anche durante il mese estivo per eccellenza e chi non ha prenotato ha comunque potuto conoscere la nostra realtà semplicemente camminando al suo esterno per osservare e leggere i pannelli informativi dedicati al sito».

In attesa del riconoscimento
ufficiale dell’Unesco

Sempre in attesa di diventare patrimonio dell’Unesco: «La procedura è piuttosto lunga – dice Ferrero – perché ci vorranno 3-4 anni e rispetto a francesi e spagnoli siamo più indietro perché da noi le istituzioni pubbliche non sono ancora intervenute concretamente», il Monastero Cluniacense deve far fronte anche con il trascorrere del tempo e con alcuni lavori che andrebbero fatti piuttosto velocemente: «Ad aprile la Sovrintendenza ha riscontrato con un architetto che due colonnine del campanile situate nel Monastero sono in pericolo. È necessario metterle in sicurezza. Ma al momento aspettiamo i fondi necessari che, invece, sono arrivati dalla Fondazione Cassa di Risparmio per il restauro di due portali. Ma queste facevano parte di un progetto definito».

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