Stamattina l’ultimo saluto all’ex vice sindaco Silvio Mossetti

Cordoglio a Sordevolo. Aveva 80 anni. Per molti anni aveva collaborato alla realizzazione della Passione, dedicandosi spesso alle vicende della parrocchia

Ci sono persone che entrano di diritto nella storia del proprio paese, uomini e donne dall’animo buono, altruiste, sempre pronte a rimboccarsi le maniche per il bene della comunità.

Silvio Mossetti era certamente una di queste. È morto giovedì mattina l’ex vice sindaco, ancora consigliere comunale nella “squadra” dell’attuale sindaco Alberto Monticone. Aveva 80 anni e amava profondamente il suo paese, come ricorda con commozzione il primo cittadino sordevolese: «Silvio mi ha praticamente visto nascere. Lo conoscevo da una vita e ho sempre apprezzato la sua bontà d’animo, la disponibilità nei confronti della comunità, la capacità di trovare soluzioni ai problemi. Era benvoluto, soprattutto per le qualità umane che l’hanno reso una risorsa preziosa per Sordevolo, un paese che ha avuto sempre nel suo cuore. Era un grande appassionato di storia, conosceva aneddoti e tradizioni dei nostri avi, tramandate di generazione in generazione. Ecco perché la comunità perde non solo un grande uomo, ma una parte importante della propria memoria storica, un punto di riferimento per tutti».

La sua esperienza amministrativa è iniziata negli anni ‘70 e l’ha portato anche a ricevere l’incarico di assessore e vice sindaco durante il penultimo mandato di Riccardo Lunardon.

Ha collaborato per molti anni alla realizzazione della Passione e si è dedicato spesso alle vicende della parrocchia.

Fino agli ultimi giorni della sua vita, come dimostra la recente iniziativa promossa proprio da lui, una raccolta fondi in favore dell’oratorio di San Francesco, in frazione Rubiola, la frazione dove viveva.

Anche l’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo l’ha voluto ricordare con parole di stima e affetto da parte del presidente Stefano Rubin Pedrazzo: «La prima cosa che voglio dire è “Grazie”. A Silvio per ciò che ha fatto non solo in favore della nostra amata Passione e per il Teatro Popolare, ma per tutto il paese. Oggi nostra storica rappresentazione ha basi solide e può guardare al futuro con ottimismo anche grazie al lavoro di persone come lui. Era il nostro storico, per tanti anni componente del direttivo, sempre alla ricerca di informazioni sul passato, che ha cercato di anno in anno viaggiando in tutto lo stivale. Se siamo cresciuti fino a diventare quel che siamo oggi, conosciuti in tutto il Mondo, è anche per merito suo. Per questo gli saremo grati in eterno».

Questa mattina nella chiesa parrocchiale di Sordevolo si è svolto il funerale.

Gli hanno dato l’ultimo saluto la moglie Benedetta, il figlio Paolo, parenti e gli amici di una vita.

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