Tariffa rifiuti al Ricetto: è iniziata la raccolta firme

Spiegano i proprietari di alcune cantine all’interno del borgo: «L’obiettivo è promuovere un dialogo costruttivo e trovare soluzioni»

Dopo l’articolo pubblicato su Il Biellese il 17 ottobre riguardo all’applicazione della Tari (la tariffa rifiuti) alle cantine del Ricetto di Candelo, un gruppo di proprietari interviene con una lettera di precisazioni e una petizione indirizzata al Comune. L’obiettivo – spiegano – è «fare chiarezza, promuovere un dialogo costruttivo e trovare soluzioni proporzionate alla realtà del borgo. Non chiediamo privilegi o sconti a carico dei cittadini candelesi – scrivono i firmatari – ma una gestione equa che riconosca le particolari condizioni del Ricetto».
Secondo i proprietari, la tariffa rifiuti dovrebbe tener conto della quantità effettiva di rifiuti prodotti: «Chi utilizza un locale nel Ricetto non genera nuovi rifiuti, ma li produce in luogo di quelli della propria abitazione principale, già soggetta a tassa. Non è quindi corretto pagare due volte».
La normativa, ricordano, consente ai Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni per situazioni specifiche, come i siti di interesse storico e turistico. Il gruppo evidenzia inoltre il ruolo fondamentale dei privati nella conservazione del borgo: «La manutenzione e il decoro del Ricetto dipendono in larga parte dagli investimenti dei proprietari, che sostengono spese significative per restauri e lavori imposti dai vincoli del Codice dei beni culturali».
Senza questo impegno, avvertono, il borgo rischierebbe «un progressivo degrado come accaduto in altri centri storici piemontesi». Altro tema sollevato è quello delle limitazioni d’uso: durante eventi e festività, ai proprietari è spesso vietato l’accesso con i mezzi o l’utilizzo ordinario dei locali. «Accettiamo queste restrizioni per senso civico – scrivono – ma non è giusto che la tassa copra anche i rifiuti generati da turisti o manifestazioni organizzate da altri».

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