
Tariffa rifiuti, a Biella un “rincarino” dell’1,6 per cento
Approvato all’unanimità il piano economico del servizio. Ecco le scadenze per le rate di famiglie e aziende. La prima a giugno
Salirà dell’1,6% a Biella la tariffa rifiuti per il 2025: lo stabilisce il piano economico del servizio che il consiglio comunale ha approvato (con voto unanime) mercoledì 29. Il ritocco è causato «da sole indicizzazioni automatiche» come ha spiegato l’assessore alle Finanze Amedeo Paraggio, «per l’adeguamento automatico dei costi delle materie prime, legati spesso alla delicata situazione geopolitica internazionale». Non si tratta quindi di modifiche al servizio: quelle che sono allo studio, come ha precisato la collega all’Ambiente Livia Caldesi, «sono per cercare forme di risparmio». Qualche esempio? Gli 800mila euro di possibili costi in meno evitando agli operatori del servizio di raccolta l’apertura di portoni e cancelli dei condomini per raggiungere i cassonetti chiusi nelle proprietà private «con mazzi di chiavi» ha scherzato Paraggio «più grandi di quelli di San Pietro. Ma è allo studio anche l’introduzione delle cosiddette calotte, che consentirebbero di “chiamare” lo svuotamento solo quando il contenitore è pieno, anche in questo caso risparmiando giri inutili. C’è anche il capitolo del recupero dell’evasione «non solo recuperando il dovuto da chi non ha pagato in passato» ha detto Paraggio «ma anche identificando le persone che non risultano nel sistema eppure usufruiscono del servizio». Nel 2025 gli oltre 12,4 milioni di euro di costi del servizio che, per legge devono corrispondere agli incassi delle bollette, saranno suddivisi tra 5,4 milioni di spese variabili, a carico per il 60 per cento sulle famiglie e per il 40 su negozi, aziende e tutte le cosiddette utenze non domestiche. La restante quota, pari alle spese fisse, viene spalmata in parti uguali su famiglie e aziende. Due saranno le rate dell’acconto richiesto alle utenze domestiche: scadranno il 30 giugno e il 30 settembre, quattro invece le rate per quelle non domestiche, che andranno pagate entro il 30 giugno, il 31 luglio, il 20 settembre e il 31 ottobre. Per tutti il saldo sarà nell’aprile del 2026.
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