Torrazzo, inaugurato il Mat, il museo a cielo aperto

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Cinquanta artisti che uniscono competenze, passione e creatività per ridisegnare lo spazio urbano del piccolo borgo di Torrazzo vestendolo di opere, attraverso un percorso di valorizzazione messo a disposizione di chiunque lo voglia avvicinare, diventano momento di forte condivisione. È stato inaugurato domenica il M.A.T., museo aperto Torrazzo, 50 opere di 50 artisti che, dopo un anno di lavoro, oggi colorano e arricchiscono di arte le pareti delle piazze e delle vie del paese. ‎Dalla piazzetta del municipio lungo le vie principali del borgo, sculture, alto rilievi, basso rilievi e dipinti costituiscono un unicum nel territorio biellese. Accanto a ogni opera c'è una targhetta, con il nome dell'autore, dell'opera e una frase che sintetizza il tema proposto. «L'obiettivo del nostro movimento è portare l'arte in luoghi diversi da quelli consueti» ha sottolineato ‎Antonio Muroni, presidente e fondatore di ArteinFuga, associazione eporediese nata nel 2018 dal desiderio di alcuni artisti di cercare, trovare e occupare spazi per esprimersi e proporre arte. «Siamo per la maggior parte artisti che, per scelta e filosofia di vita, hanno rifiutato il mondo delle gallerie, del presenzialismo e del supposto privilegio della fruizione e della comprensione dell'arte. ‎Il progetto MAT è nato circa un anno fa, inaugurato con la tela che è esposta nella sala consiliare del comune di Torrazzo e proseguito con il coinvolgimento di 50 artisti, che hanno aderito alla nostra proposta di realizzazione di un museo a cielo aperto. Durante l'esecuzione delle opere, abbiamo fatto un'attenta ricerca sul territorio, mappando i luoghi in cui poter installare dipinti, sculture e fotografie e intervistando parte dei 200 abitanti del paese». Oltre alle 50 opere itineranti, il cui percorso è segnato da frecce ‎e zampine di gatto (Torrazzo è storicamente il paese dei gatti...), fanno parte del progetto anche due murales: il primo è stato inaugurato la scorsa estate durante la festa del bocciodromo. Il secondo è stato svelato domenica: si tratta di un disegno realizzato sulla parete dello stabile che sorge nei giardini comunali, raffigurante la scritta "I love Torrazzo". «È un messaggio che abbiamo voluto dare al paese, a chi lo vive quotidianamente così come ai tanti che qui vengono in villeggiatura» ricorda Stefania Menaldo, vice sindaco e promotrice dell'iniziativa. «Nonostante un pò di scetticismo iniziale, i torrazzesi hanno accolto bene questa novità. Ora tutti dovremo avere cura delle opere, che non saranno fini a se stesse: da parte nostra infatti ci impegneremo a promuoverle, anche attraverso l'organizzazione di eventi che possano portare il nome di Torrazzo al di fuori dei nostri confini». ‎Il canavesano Daniele Lucca, attore, presentatore e show man, è stato l'ospite d'onore della giornata, che lui stesso ha presentato: «Al di là del valore economico, queste opere arricchiscono Torrazzo dal punto di vista culturale, essendo l'arte stessa portatrice di cultura e conoscenza. Ai torrazzesi dico, abbiate cura di questo piccolo grande patrimonio, che potrebbe rappresentare un piccolo tassello nel percorso di rilancio di questo bellissimo borgo montano».

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