Torrazzo, il museo a cielo aperto festeggia cinque anni

“Continuiamo a sognare”. È lo slogan dell’evento organizzato dalla Pro loco di Torrazzo per festeggiare i cinque anni dall’inaugurazione del MAT, il Museo a cielo aperto.
Domani alle 16.30 è in programma la presentazione dell’artista Carla Villata e della sua opera, a seguire la consegna degli attestati di partecipazione agli artisti protagonisti del MAT e un rinfresco in collaborazione con la Pro loco.
Spiega il sindaco Luigi Graziano: «Il Museo a cielo aperto è stato un esperimento ben riuscito, realizzato con tale entusiasmo da caratterizzare il nostro territorio, aprendo le porte all’arte, tradizionale, moderna, contemporanea o futurista che fosse, mettendo a disposizione i muri delle nostre case per un progetto più unico che raro. Grazie agli oltre 50 artisti coinvolti i muri sono stati colorati, interpretati, animati da opere d’arte ognuna con la propria storia e il proprio significato. Sabato sarà l’occasione per rinnovare la nostra gratitudine a che ha reso possibile realizzare il MAT e ha accettato di mettersi in gioco».
Il Museo Aperto di Torrazzo è il risultato dell’incontro tra 50 artisti, che hanno messo le une accanto alle altre le proprie competenze, la propria passione e creatività, con l’obiettivo di ridisegnare lo spazio urbano del piccolo borgo di Torrazzo. Poco più di un anno di lavoro ha permesso di arricchire le vie principali del paese.
‎Dalla piazzetta del municipio lungo le strade principali del borgo, sculture, alto rilievi, basso rilievi e dipinti hanno dato vita a un unicum nel territorio biellese. Accanto a ogni opera una targhetta, con il nome dell’autore, dell’opera e una frase che sintetizza il tema proposto.
Dietro al progetto le mani degli artisti che fanno parte di ArteinFuga, associazione eporediese nata nel 2018 dal desiderio di alcuni artisti di cercare, trovare e occupare spazi per esprimersi e proporre arte. Il MAT nasce da un’attenta ricerca sul territorio, mappando i luoghi in cui poter installare dipinti, sculture e fotografie e intervistando parte dei 200 abitanti del paese.
«Al di là del valore economico» prosegue il primo cittadino «queste opere hanno arricchito Torrazzo dal punto di vista culturale, poiché l’arte è portatrice di cultura e conoscenza. Grande merito per questo progetto va a Stefania Menaldo, che ha dedicato molto tempo all’organizzazione di quello che nel tempo è diventato un piccolo grande capolavoro».

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