Usi civici: in arrivo interventi cruciali
per gli agricoltori

Lo annuncia il consigliere regionale Davide Zappalà: «Ci siamo impegnati per rendere più semplice l’accesso alla regolarizzazione»

Riguarda diversi agricoltori del Cossatese il problema degli usi civici, soprattutto nei territori di Rosio e Villa del Bosco.

Ma è in arrivo c’è la soluzione, come annuncia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Davide Zappalà, che esprime soddisfazione per gli emendamenti sottoscritti dal suo partito in tema di usi civici e inseriti nel DDL 73, la legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale. Le misure sono state presentate ieri, 3 aprile, durante l’audizione di Coldiretti nella terza commissione presieduta da Claudio Sacchetto.

Questi emendamenti si pongono l’obiettivo di risolvere in modo definitivo una problematica storica che ha pesato per troppo tempo in Piemonte, con particolare riferimento alle aree del nord della Regione, comprese le province di Biella e Vercelli, che Zappalà segue con particolare attenzione.

«L’istituzione degli usi civici affonda le proprie radici nella storia d’Italia del medioevo, e ovviamente è ormai molto distante dalla realtà odierna» spiega Zappalà. «In questi mesi ci siamo impegnati per rendere più semplice l’accesso alla regolarizzazione dei terreni e favorire lo sviluppo delle attività agricole senza oneri eccessivi».

Gli emendamenti sottoscritti prevedono misure che riducono significativamente i costi per la regolarizzazione delle occupazioni preesistenti. In particolare, viene introdotta una riduzione della percentuale da pagare, con abbattimenti fino all’80% per i terreni utilizzati per scopi agricoli. Un passo fondamentale per garantire che i cittadini, e in particolare gli agricoltori, non siano penalizzati da normative ormai superate.

«Non è giusto che chi lavora la terra debba farsi carico di alti costi per regolarizzare terreni che già utilizza da anni. Dunque andiamo ad alleggerire il carico burocratico e a fare in modo che gli agricoltori possano continuare il loro lavoro senza eccessivi ostacoli. Si tratta di una misura che valorizza il lavoro agricolo e risponde alle esigenze di chi vive quotidianamente il territorio» ha aggiunto Zappalà.

Un’altra modifica rilevante riguarda le conciliazioni stragiudiziali, con l’estensione delle nuove disposizioni anche alle procedure ancora in corso, favorendo così la risoluzione definitiva di tutte le questioni legate agli usi civici.

«Vogliamo contribuire in modo determinante ad una gestione più moderna e snella delle risorse territoriali, sostenendo il settore agricolo e favorendo lo sviluppo economico delle comunità locali» conclude Zappalà.

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