Valdilana: troppo freddo, caldaie accese. E intanto per la piscina c'è il caro bollette: più 33 mila euro in 5 mesi

«Il gas sarà anche alle stelle, ma non si può morire di freddo. Ieri sono andato di per- sona ad accendere la caldaia in casa di una signora di 86 anni e ho firmato l’autorizzazione per accendere prima del tempo i termosifoni in tutta Valdilana».
Il sindaco Mario Carli ha pubblicato l’ordinanza con cui concede l’accensione dei caloriferi a partire dal 28 settembre, per un limite massimo di sei ore e mezza al giorno. Spiega:
«Qui il termometro alla sera scende anche a sei gradi, e di giorno ce ne sono a malapena 17, se non esce il sole. Bisogna usare il buon senso, certo, risparmiare, certo, come ci è stato chiesto, ma non si può morire di freddo in casa, a scuola, o nelle case di comunità». Le quattro municipalità di Valdilana sono inserite in zone diverse. Spiega Carli: «Per Trivero e Mosso, in zona F, non ci sono limiti di accensione. Invece per Soprana e Valle Mosso, zona E, considerate meno fredde, i termosifoni avrebbero dovuto restare spenti fino al 22 ottobre. Direi che non è realizzabile. Invito tutti a rispettare i gradi previsti dalla legge, 21 nelle case, 19 negli edifici pubblici, anche per non rischiare bollette da capogiro, ma chi vuole scaldarsi almeno di sera può accendere senza incorrere in eventuali multe». Il governo, presente e futuro, sta studiando aiuti per calmierare i costi dell’energia. Il Comune pensa di contribuire con altri fondi? «In questo momento» ammette il sindaco «non siamo in grado di fare previsioni nemmeno sulla possibilità di riscaldare tutti i nostri edifici pubblici che sono davvero tanti: municipi, scuole, teatro, palazzetto dello sport, piscina, cinema, ecc. ecc. Prima dobbiamo aspettare di vedere i conti e poi potremo capire come aiutare le famiglie». Un esempio su tutti. Continua Carli: «Da febbraio a giugno la bolletta del riscaldamento della piscina è aumentata di 33mila euro. Una parte l’ha pagata il gestore, ma il Comune ha comunque versato 26mila euro in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso». E conclude: «Le bollette di ottobre ci faranno capire la nostra disponibilità economica. Di aiuti statali ce ne sono già stati, e il nuovo governo ha promesso altri interventi». Il Comune prevede di lasciare al buio alcune strade per risparmiare sulla luce? «Assolutamente no» risponde «E colgo l’occasione per ripetere che la parte di frazione Fila non sempre illuminata ha bisogno di un intervento sulla linea elettrica da 70mila euro, fondi che ora non sono a bilancio».
DONATA BELOSSI

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