Verificare le strade innevate non è reato: archiviata la posizione del vicesindaco Moscarola, accusato di peculato
È stato notificato ieri il decreto di archiviazione che mette la parola fine sulla vicenda che aveva coinvolto il vicesindaco Giacomo Moscarola nelle accuse di peculato in concorso con il sindaco Claudio Corradino per aver utilizzato l’auto della protezione civile in occasione della nevicata del 4 gennaio 2021. Il pubblico ministero dopo aver indagato per peculato d’uso il vicesindaco aveva richiesto l’archiviazione per tenuità del fatto. La difesa, con l’avvocato Maria Chiara Zanconi, si era opposta chiedendo una definizione tombale per infondatezza della notizia di reato, che il giudice ha accolto integralmente ritenendo inesistente ogni responsabilità di Moscarola, all’epoca anche assessore con delega alla protezione civile. La decisione del Gip Eleonora Saccone potrebbe influire, almeno in parte, nel processo a carico del sindaco Corradino dove gli si contestano spostamenti privati con l’auto di servizio sia quando era primo cittadino a Cossato e poi a Biella. In particolare potrà influire sullo stesso episodio contestato al suo vice e cioè sul fatto della legittimità dell’uso del fuoristrada della Protezione Civile per salire a Oropa ed effettuare un sopralluogo a seguito di un’importante nevicata. Le condizioni erano infatti piuttosto serie tanto che la strada per Oropa era stata chiusa al traffico isolando di fatto la comunità che vive in Santuario. In realtà il fatto che più creò scalpore fu però l’incidente che poche ore dopo vide protagonista il sindaco, questa volta solo, al volante della stessa vettura, in territorio di Graglia e quindi fuori dal territorio comunale. Il sindaco si è però sempre difeso sostenendo che stesse recandosi a verificare la condizione di alcuni residenti nelle baite del Tracciolino, irraggiungibili da Biella. In aula per questo processo si tornerà il 22 settembre e una sentenza potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
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