
Via di Lizza e Belvedere a Candelo:
discussione accesa sulle manutenzioni
Elettra Veronese, esponente della minoranza, ha criticato lo stato in cui si trovano i due siti
Le condizioni della via di Lizza e del Belvedere, all’interno del Ricetto di Candelo, sono al centro di un acceso confronto tra il consigliere comunale di minoranza, Elettra Veronese, e l’assessore ai lavori pubblici, Michele Ansermino.
Via di Lizza
Nei giorni scorsi, Veronese ha fatto notare lo stato di entrambi i siti, secondo lei non all’altezza a causa della scarsa manutenzione: «Via di Lizza fu ricavata tagliando le falde, abusive, dei tetti che la coprivano, allo scopo di far pagare un biglietto ai turisti per passeggiarci su» sottolinea Veronese.
«Questa decisione, che non ha tenuto conto che in origine non esisteva questo camminamento sopraelevato, ma solo quello sullo stesso piano delle rue, ha provocato ingenti danni a tutte le cantine adiacenti, dal momento che, salvo alcune eccezioni, tra cantine e mura di cinta c’è un terrapieno non isolato. Nell’estate 2023, con un appalto a cui ha partecipato un’unica impresa, sono iniziati gli ennesimi lavori per cercare, al prezzo di oltre 400.000 euro, di eliminare le infiltrazioni meteoriche che percolano nelle cantine sottostanti ma, a quasi due anni di distanza, è tutto fermo e continua inesorabile il danneggiamento delle cantine, resta interdetto l’accesso ai turisti e il sito è in pieno degrado».
Il Belvedere
Poi c’è il Belvedere inaugurato poco più di un anno fa, alla presenza dell’ideatore, Michelangelo Pistoletto. Per Veronese, dalle condizioni attuali, «è già possibile cogliere quale sarà il suo triste destino in barba al denaro pubblico speso».
La risposta di Ansermino
A proposito del Belvedere, Ansermino risponde che «l’utilizzo del legno è stata una scelta ponderata e pragmatica, dettata dalla necessità di rispettare la storicità del luogo. Il castagno è un materiale tradizionalmente impiegato in contesti di pregio e, proprio per le sue caratteristiche, subisce nel tempo un naturale cambiamento di colore e aspetto, un fenomeno previsto e programmato fin dall’inizio del progetto. Motivo per il quale si è anche scelto di non applicare prodotti chimici sulle superfici lignee che ne avrebbero alterato il naturale invecchiamento, oltre a richiedere continui interventi di manutenzione e riverniciatura. Allo stesso modo, la presenza di ruggine sulle parti metalliche non è indice di degrado, ma una caratteristica intrinseca dell’acciaio corten, il materiale scelto per la sua resistenza e la sua capacità di formare una patina protettiva che ne garantisce la durabilità nel tempo. Anche per la via di Lizza, nonostante i chiarimenti forniti in sede di consiglio comunale, le critiche appaiono strumentali e fuori luogo. Il progetto iniziale ha richiesto evoluzioni in seguito alle indagini strumentali eseguite alla presenza dei funzionari ministeriali, per le quali si è in attesa di nulla osta da parte della Soprintendenza».
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