Vigili del Fuoco, due giorni di corsi

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Si è svolto il 4 e 5 giugno, al Comando dei Vigili del Fuoco, la prima edizione del corso di formazione, dedicato al personale operativo, sul tema “cause di incendio dei pannelli fotovoltaici e rischio elettrico” in caso di interventi con presenza di impianti alimentati dal sole. Due giorni di studio, informazione e formazione su una problematica ormai sempre piu' di attualità per la presenza di impianti installati sul territorio italiano. Il corso regionale è stato pensato e dedicato ad operatori VV.F. in collaborazione con il personale N.I.A.(Nucleo Investigativo Antincendi) ha visto la partecipazione dei Vigili del Fuoco provenienti dalle province della Regione. L'attività didattica e pratica ha permesso di individuare le problematiche, le cause e le modalità di intervento in incendi di pannelli fotovoltaici nei casi pratici analizzati. La potenza installata sul territoririo nazionale è di circa 20 gW ed è riferita alla presenza di 650,000 nuovi impianti a fronte di un migliaio di incendi all'anno che coinvolgono costruzioni civili ed industriali le cui installazioni (fonte GSE) sono del 50% su edifici, il 40 % a terra e il restante 10% su pensiline,serre e barriere autostradali. Recentemente esperimenti condotti presso i laboratori del Centro Studi Esperienze dei Vigili del Fuoco hanno dimostrato che un arco elettrico in tensione continua, a voltaggio normalmente in uso negli impianti fotovoltaici, che può restare acceso per moltissimo tempo, nell’ordine addirittura di minuti, è tranquillamente in grado di forare una lamiera zincata come quella normalmente utilizzata per l’appoggio dei pannelli su un tetto e può costituire innesco per i materiali sottostanti. Infatti un pannello fotovoltaico produce energia elettrica fintanto che è colpito da luce solare, quindi non potendolo disattivare, l'impianto resta in tensione con il pericolo di elettrocuzione. L’intervento dei Vigili del Fuoco su un incendio di un impianto fotovoltaico non è proprio semplice e richiede la preparazione tecnica da parte delle squadre di soccorso tanto che il Ministero dell’Interno ha ritenuto opportuno emanare un'apposita procedura volta a garantire la sicurezza delle squadre di intervento.

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