Vigliano, nella commemorazione del 25 aprile il sindaco ricorda Aldo Sola

Alla presenza delle autorità civili e militari, della Presidente dell'ANPI di Biella Silvia Delzoppo e di numerosi cittadini, si è tenuta la Commerazione del 25 Aprile. "Questo - ha esordito il Sindaco, Cristina Vazzoler - è il primo 25 Aprile senza Aldo Sola. Aldo, che ci ha lasciato poco prima di compiere 104 anni, e pochi giorni dopo la morte della nostra Mara. Aldo, partigiano “Toni” presidente onorario dell’ANPI di Biella, sindaco di Vigliano per dieci anni, uno dei decani della lotta di Liberazione in Italia." Il Significato del 25 aprile oggi come allora, allora, ha spiegato il Sindaco, è nelle parole di Aldo Sola, R esistente senza armi, che si occupava, come medico, dei partigiani: "Stare dalla parte dei deboli, del diritto, della democrazia."

"Sono cambiati i tempi, certo - ha proseguito il Sindaco - ma dobbiamo essere capaci di ricercare il bene comune, anche limitando i singoli interessi e operando scelte spesso difficili, ma giuste ed eque per la comunità. La nostra Resistenza di oggi significa restare vigili e dare il nostro contributo per migliorare le istituzioni, anziché allontanarcene sfiduciati, cedendo alla deriva demagogica di sentimenti e pensieri populisti, così diffusa in questi tempi."

Il Sindaco si è rivolto poi, in particolare, alle giovani generazioni: "Si può e si deve continuare a parlare del 25 aprile, in particolare ai ragazzi, perché raccontare ciò che è successo e mettere in pratica i valori su cui il 25 aprile si fonda è la nostra Resistenza. Una resistenza quotidiana, pacifica ma ardua, perché opporsi a chi propone le strade più facili per risolvere i problemi sociali complessi e difficili, è una fatica reale e quotidiana.

Si può e si deve parlare ai giovani del 25 aprile, e studiare insieme a loro la storia, affinché gli errori commessi non abbiano a ripetersi, affinché si captino i segni dell’odio che sta serpeggiando ovunque nel mondo e che ci ha portato e ci sta portando verso nuovi, numerosi e atroci scenari di guerra, che non risparmiano i civili, neppure se si tratta di bambini.

Si può e si deve parlare ai giovani del 25 aprile, affinché ci si sforzi insieme di fermare le derive nazionaliste che hanno già mietuto troppe vittime; affinché si comprenda che la storia che stiamo vivendo mostra preoccupanti analogie con il momento che sfociò nel fascismo. La crisi economica dei nostri giorni è, purtroppo, una grave crisi morale, perché troppo spesso abbiamo sostituito i valori più profondi di equità sociale e di civiltà con ideali effimeri e con il mero soddisfacimento dei desideri materiali."

La celebrazione si è chiusa con un invito, a tutti i presenti: "Vi esorto - ha concluso il Sindaco - a non dimenticare come e perché si celebra questo 25 Aprile. Rendiamo viva l’eredità che Aldo Sola ci ha lasciato!"

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