Sparo di Rosazza, Pozzolo unico indagato

Concluse le indagini della Procura: «Escluso il coinvolgimento di terze persone»

Concluse le indagini per lo sparo di Capodanno alla Pro loco di Rosazza: l’onorevole Emanuele Pozzolo risulta l’unico indagato, come comunicato dalla Procura di Biella.

Scrive la Procura: «Le indagini, condotto oltre che dalla Procura dai carabinieri della stazione di Andorno, hanno consentito di sentire tutte le persone presenti alla Pro loco la notte del 31 dicembre, effettuare tutti i rilievi e gli accertamenti tecnici nei locali dove si sono svolti i fatti e sull’arma in sequestro detenuta dall’onorevole. È emersa la riconducibilità dei reati provvisoriamente contestati (lesioni personali colpose, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose) a Pozzolo, con relativa iscrizione dello stesso nel registro degli indagati».

Prosegue il comunicato: «I rilievi eseguiti dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Biella su Pozzolo e nei locali della Pro loco, e i successivi accertamenti tecnici eseguiti (in contraddittorio con la difesa) dal Laboratorio RIS di Parma (esame dello stub, accertamenti dattiloscopici e biologici sull’arma in sequestro), hanno confermato l’ipotesi iniziale e hanno escluso l’eventuale coinvolgimento di terze persone».

Inoltre, la pistola di Pozzolo era da collezione e le munizioni vietate. Si legge: «La consulenza tecnica balistica ha quindi accertato la piena sovrapponibilità del racconto delle persone interrogate a quelle della persona offesa. Nel corso delle indagini preliminari è emerso inoltre che la pistola dalla quale è partito il colpo non poteva essere portata in luogo pubblico o aperto al pubblico, poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione: Pozzolo è stato così iscritto al registro degli indagati per i reati di porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico o aperto al pubblico. Inoltre è emerso che le munizioni detenute da Pozzolo al momento dello sparo non potevano essere portate in luogo pubblico e/o aperto al pubblico poiché “espansive” e, pertanto, fanno parte delle munizioni da guerra».

Pozzolo dovrà quindi rispondere di una serie di reati: lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose.

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