
Cronaca Locale / Biella
Mercoledì 15 Gennaio 2025
Altri disordini in carcere: detenuti aggrediscono agenti
Prognosi di 14 giorni per tre poliziotti. La denuncia del sindacato di categoria
Si sono vissute, ancora una volta, ore di alta tensione nella Casa Circondariale di Biella. Il segretario del SAPPE del Piemonte, Vicente Santilli, fa sapere che «nella giornata di ieri, un manipolo di detenuti ha aggredito ferocemente gli agenti preposti al controllo della sezione. Il tutto è avvenuto dopo pranzo mentre i detenuti venivano fatti fluire verso i cortili e alcuni di loro si sono scagliati verbalmente contro il personale lamentando ingiustificatamente la mancata apertura delle celle della sezione nelle ore antimeridiane. Nonostante le ripetute spiegazioni volte a far comprendere ai detenuti che l’apertura non è prevista, un detenuto di nazionalità rumena particolarmente iracondo, peraltro già noto per le sue intemperanze e la sua refrattarietà alle regole, ha preso a provocare lo scontro fisico con gli agenti che, mostrando grande freddezza e professionalità, non hanno ceduto alle offese e alle sfide».
Il sindacalista spiega che «a quel punto, il detenuto ha comandato una sorta di esecuzione da parte di alcuni altri ristretti che si sono scagliati ferocemente contro gli agenti, percuotendoli violentemente con calci, pugni e spintoni. I poliziotti non hanno potuto far altro che ripiegare, uscendo dalla sezione e riuscendo comunque a chiudere i cancelli di sbarramento. Sono quindi iniziate le lunghe opere di persuasione e mediazione, mentre gli aggressori aizzavano tutta la sezione detentiva inneggiando la rivolta. Solo in serata si è riusciti a ricondurre la situazione alla normalità e i detenuti hanno fatto rientro nelle proprie stanze mentre i tre agenti aggrediti se la sono cavata con una prognosi di 14 giorni salvo complicazioni».
Santilli denuncia: «Servono iniziative efficaci ed urgenti affinché si plachi questa ondata di violenza, aggressività e noncuranza delle norme che pervade una certa parte della società. Ogni giorno le cronache traboccano di episodi inaccettabili di rappresentanti delle istituzioni che vengono malmenati. Poliziotti, medici, infermieri, controllori di autobus, ferrovieri la cui unica colpa è quella di servire lo Stato ed assicurare un servizio pubblico essenziale. Che Paese è quello che consente tutto ciò?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA