
Cronaca Locale / Pianura
Giovedì 10 Luglio 2025
Arrestati due uomini per spaccio dai carabinieri
In frazione Arro a Salussola. Hanno tentato inutilmente di darsi alla fuga
Salussola
I carabinieri di Salussola hanno arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio due soggetti di origine nord africana di 28 e 31 anni, residenti nel Milanese. L’arresto è arrivato a conclusione di una mirata attività iniziata un paio di settimane fa, dopo che alla stazione erano arrivate varie segnalazioni di un via vai sospetto di auto in una cascina abbandonata nella Frazione Arro di Salussola.
Dopo aver effettuato alcuni appostamenti, i militari hanno avuto conferma del sospetto che la cascina fosse stata trasformata in un market della droga, notando scambi di involucri sospetti tra alcuni uomini che uscivano dalla cascina e varie persone che arrivavano in auto. Nella serata di ieri è così scattata un’operazione di perquisizione. I carabinieri hanno chiuso le strade di accesso e raggiunto l’ingresso della cascina, notando due soggetti che alla loro vista si davano immediatamente alla fuga.

Uno si è lanciato nelle risaie circostanti ed è stato bloccato dopo alcune centinaia di metri di inseguimento a piedi, l’altro invece all’interno della cascina. Quando i militari si sono avvicinati, si è lanciato dal secondo piano in mezzo a dei rovi, ferendosi e rimanendovi impigliato, venendo poi liberato a fatica e bloccato.
Dopo averli perquisiti, i carabinieri gli hanno trovato addosso quasi mille euro in contanti, piccole dosi di stupefacenti ed un bilancino di precisione, ma hanno anche notato che uno dei due aveva tutte le tasche della tuta risvoltate all’esterno, chiaro segno che si fosse disfatto anche di altro.
Battendo palmo a palmo la zona hanno infatti trovato, nascosto sotto una lamiera, un involucro di plastica contenente altro stupefacente, e cioè oltre un etto di hashish e 50 grammi di cocaina.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, su indicazione della Procura di Biella che ha coordinato le attività, sono stati portati in carcere a Biella in attesa dell’udienza di convalida.
Si ricorda che si versa nella fase di indagini preliminari e che gli indagati, da ritenere innocenti sino a condanna definitiva, potranno portare elementi a sostegno della loro estraneità negli stadi successivi del procedimento.
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