Carabinieri recuperano oltre 10mila euro da una truffa

Due uomini di origine campana arrestati: stavano per raggirare un’anziana

Da mesi continua l’attività dei carabinieri di Biella nel contrasto e nella prevenzione delle truffe, fenomeno diffuso e capillare che coinvolge principalmente le persone fragili e gli anziani.

La campagna svolta quotidianamente dai carabinieri per diffondere un’adeguata cultura finalizzata all’autodifesa e all’immediata segnalazione alle forze di polizia, ha consentito di fornire, ad un’ampia platea, informazioni preziose in tema di frodi, soprattutto quelle perpetrate telefonicamente e che inducono la vittima, attraverso un’identità fittizia, ad instaurare un rapporto di fiducia con il presunto mittente oppure a ingenerare ansia, tensione e paura in modo da ottenere benefici economici od oggetti di valore, prelevati a domicilio o attraverso bonifici.

Recentemente, le numerose richieste e segnalazioni pervenute al numero di emergenza 112 relative a movimenti e presenze di veicoli ritenuti sospetti, soprattutto nei piccoli centri abitati, ha consentito di perfezionare l’attività di controllo e monitoraggio circoscrivendo l’area di azione dei malfattori.

Nella mattinata del 9 aprile si sono visti i frutti di tali attività quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Biella sono arrivate alcune chiamate di anziani che riferivano di aver ricevuto una telefonata da una persona che si spacciava per appartenente all’Arma e che asseriva che un loro parente aveva provocato un grave incidente e che serviva urgentemente del denaro per evitargli gravi conseguenze penali.

Capita la truffa avevano chiuso la comunicazione chiamando i carabinieri veri. Era chiaro quindi che nel territorio fossero presenti alcuni di questi criminali, complici di chi aveva fatto le telefonate, pronti ad andare a ritirare il denaro a casa di vittime cadute nel tranello delle loro menzogne.

Tutte le pattuglie sul territorio sono state allertate, rinforzate anche da equipaggi in borghese, finché è stata segnalata un’autovettura sospetta in un paese della Valle Cervo. I militari in borghese l’hanno individuata e pedinata, fino a vederla fermarsi sotto un’abitazione.

I due occupanti sono stati bloccati proprio mentre uno dei due stava per entrare nell’abitazione di una donna di 74 anni, che aveva già raccolto in un sacchetto tutto il contante e i gioielli che aveva in casa, per un valore di oltre 10mila euro.

La vittima era convinta di starli consegnando a un carabiniere, per evitare l’arresto del figlio che le avevano fatto credere avesse investito una donna in stato di gravidanza.

Per i due uomini, di origine campana, con numerosi precedenti di polizia alle spalle, è così scattato l’arresto in flagranza per il reato di “tentata truffa aggravata in concorso ai danni di persona con minorata difesa”, e, su disposizione della Procura della Repubblica di Biella, il trasferimento in carcere.

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