Chiesa di Candelo gremita per l’addio a Cristian Bonifacio

Oggi alle 15 l’ultimo saluto al presidente della Pro loco e fondatore con il fratello Andrea dell’impresa di costruzioni nota in tutto il Biellese

Candelo

Chiesa di San Pietro a Candelo gremita oggi alle 15 per dare l’ultimo saluto a Cristian Bonifacio, il presidente della Pro loco del paese, co-titolare con il fratello Andrea della nota azienda di costruzioni “Bonifacio Costruzioni Generali”, morto giovedì mattina a 43 anni: Cristian si trovava al Bocchetto Sessera, aveva da poco lasciato l’auto ed era salito in bicicletta per andare a funghi, quando è stato colpito da un malore e non c’è stato più niente da fare. Inutili i tentativi di soccorrerlo da parte di 118, Soccorso Alpino e carabinieri.

Il sindaco Paolo Gelone ha annunciato una giornata di lutto per Candelo. Piazza San Pietro è stata chiusa al traffico e prima dell’inizio dei funerali sono sfilati davanti alla chiesa diversi camion dell’azienda che hanno dato l’addio a Cristian.

Durante l’omelia, il parroco don Simone ha ricordato con emozione il giorno in cui Cristian ricevette in regalo un ulivo per l’oratorio. Il supermercato Conad invece ha abbassato le luci e spento la musica nell’ora del funerale.

Al funerale erano presenti non solo cittadini, ma anche numerose istituzioni e sindaci di altri paesi del Biellese, dato che Cristian Bonifacio era conosciuto ovunque: tra i vari incarichi che ricopriva, era consigliere del Winter Brich di Valdengo e vice presidente di Ance Biella, il collegio dei costruttori edili della città. Giovedì, nel giorno della sua morte, un’intera provincia è rimasta sconvolta dalla tragica notizia.

«Mio fratello era la mia vita» ha ricordato Andrea Bonifacio. «Ha fatto tutto con me. Io mi fidavo di lui e lui si fidava di me. Era un uomo leale, sincero. Avevamo aperto insieme l’azienda 20 anni fa, l’avevamo allargata sino ad avere 20 dipendenti. Eravamo appena rientrati dalle vacanze in Calabria. Facevamo tutto assieme, avevamo tanti progetti da realizzare. Ci è crollato il mondo addosso. È come se me ne fossi andato anche io con lui. È vero, un paio di anni fa aveva subito un intervento chirurgico delicato, ma stava facendo delle cure e si teneva sotto controllo. Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa così».

Tra i messaggi di addio sono arrivati anche quello del sindaco di Candelo Paolo Gelone e dell’ex sindaca Mariella Biollino. «È mancato Cristian Bonifacio, padre, imprenditore, presidente della Pro loco, amico» ha detto Gelone. «Sono senza parole, sconvolto e addolorato, così come tutta l’amministrazione e tutta la comunità. Oggi l’unica cosa che ha valore solo le condoglianze alla famiglia, sono i pensieri d’affetto e calore per i suoi cari, in particolare per le sue bimbe, per la moglie e la famiglia tutta. Vi siamo e vi saremo vicini. In questo giorno così triste, sto provando a scorrere le tue foto per ritrovare il tuo sorriso, in quelle istantanee che eri così felice di condividere: sono tutti momenti che hanno per protagonista la tua famiglia che per te era qualcosa di fondamentale, vitale, irrinunciabile. Eri orgoglioso dei risultati delle tue figlie e dei momenti semplici e genuini passati insieme a loro. Lo stesso calore, lo stesso impegno, la stessa passione li dedicavi alla tua grande famiglia allargata: il tuo lavoro, la tua Pro loco e il tuo paese. La tua energia contagiava tutti e la tua concretezza sapeva trasformare in realtà anche i progetti ed i sogni più grandi. Cristian ci mancherai tanto, mancherai tanto a Candelo».

Parole forti, di profonda commozione, condivise anche dall’ex sindaca Mariella Biollino: «Non ci sono parole per definire il dolore che la notizia ha provocato in tutti noi. Ricordo Cristian a Progetto giovani tanti anni fa e poi nella Pro loco, dove cominciò ad impegnarsi al massimo per il paese, insieme a giovani collaboratori. Il mio primo pensiero va alla sua famiglia, alla moglie Silvia con Bianca e Stella, che adorava. Al fratello Andrea e ai suoi cari genitori. Non oso pensare al loro dolore. Non ci sono parole per lenirlo. Lo ricordo sempre orgoglioso della sua famiglia, del suo lavoro e contento di contribuire allo sviluppo di Candelo. Portava avanti il complesso lavoro della Pro loco turistica come presidente, con impegno e serietà, dando il meglio di sè, sempre. Ciao Cristian, da lassù aiuta e guida la tua cara famiglia. Fai buon viaggio».

Carattere deciso ed esuberante, Cristian, oltre al lavoro, coltivava diverse passioni: corsa, montagna, sci, ciclismo, calcio (era tifoso della Juventus). Amava andare a pesca e a funghi. Da qualche anno soffriva di problemi cardiaci e un paio di anni fa aveva subito un delicato intervento al cuore. Ma si teneva sempre sotto controllo e nulla lasciava presagire una simile tragedia.

Cristian Bonifacio lascia nel dolore la moglie Silvia, le figlie Bianca e Stella di 13 e 9 anni, la mamma Angela, il papà Luigi, il fratello Andrea e la sorella Tatiana.

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