Clonazione delle carte di credito: due bulgari denunciati

Quattro violazioni in poco meno di una settimana sono state scoperte dai sistemi di protezione degli sportelli bancomat (atm) della Banca Sella.

I responsabili, due bulgari di 27 e 36 anni, sono stati denunciati. Per quello più anziano, arrivato in Italia pochi giorni prima, il Questore ha emesso un foglio di via.

• I fatti. Negli sportelli delle filiali di via La Marmora  e di Chiavazza, a Biella, di Gaglianico e di Ponderano, di Banca Sella, nei giorni compresi tra l’11 ed il 16 agosto, erano stati introdotti degli skimmer (circuiti elettronici in grado di clonare le carte dei clienti) che però non sono mai entrati in azione.

Gli addetti alla sorveglianza della stessa banca hanno infatti provveduto a disinstallarli prima che qualcuno potesse prelevare, correndo il rischio di esporre il proprio conto alle mira dei criminali.

• Le Indagini. Il fatto è stato è subito segnalato alla Polizia.  A prendere in mano l’indagine è stata la sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, diretta dal commissario capo Marika Viscovo (nella foto).

«Siamo partiti dall’analisi dei filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti vicino agli sportelli atm» spiega Viscovo.

«In tutti i casi abbiamo notato arrivare, nottetempo, due uomini in bicicletta. I due non erano volti conosciuti e ci è stato impossibile un confronto con le banche dati in nostro possesso. Così abbiamo deciso di monitorare il territorio».

• La Svolta. La svolta è arrivata il 16 agosto. Nel pomeriggio una pattuglia riconosce i due in bicicletta in piazza a Ponderano. Li segue. Sono diretti al centro commerciale Gli Orsi. Quando arrivano vanno allo sportello bancomat. E’ giorno, loro obiettivo non è piazzare un ulteriore skimmer, sarebbe troppo pericoloso, ma prelevare denaro con una carta clonata in precedenza e non a Biella. Provano due prelievi di mille e 900 euro ma non vanno in porto. A quel punto intervengono gli agenti che li fermano.

• Chi sono. Sono due bulgari, N. D. N., 27 anni, e K. N. S., di 36. Il primo da due mesi vive a Ponderano, ospite della madre, assente da diverse settimane. Il secondo, arrivato pochi giorni fa, anche lui ospite del connazionale. In Italia non hanno precedenti.

• Il sequestro. Durante la perquisizione domiciliare i poliziotti della Mobile  sequestrano due computer, circuiti elettronici, skimmer, taglierini e altri oggetti usati per delinquere. Sotto sequestro sono finiti anche gli indumenti usati dai due  e con in quali sono stati immortalati dalle telecamere. Stessa sorte non è toccata alle biciclette, mezzo scelto perché creduto più sicuro, non avendo targhe di riconoscimento.

• La denuncia. I due bulgari sono stati denunciati per tentato accesso abusivo al sistema informatico della banca, installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche. Per questi reati non è stato possibile contestare la flagranza e quindi non è potuto scattare l’arresto.

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