
Cronaca Locale / Cossatese
Martedì 25 Febbraio 2025
Condannato a cinque anni per tentato omicidio
Un 35enne di origine albanese aveva aggredito e accoltellato un 47enne e la madre per motivi di gelosia a Brusnengo
Cinque anni per tentato omicidio. È la condanna inflitta dalla gip Valeria Rey a un 35enne di origine albanese, residente in un paese del vercellese, che il 12 marzo 2024 a Brusnengo aveva accoltellato e aggredito un uomo all’epoca 47enne e la madre di 64.
Alla base sembra ci fossero motivi di gelosia: pare infatti che il 47enne avesse da qualche tempo una relazione con una donna che prima era fidanzata con il ragazzo albanese. Il 35enne, difeso dagli avvocati Federico Bolla di Novara e Lorenzo Parachini di Busto Arsizio, dovrà inoltre risarcire le due persone aggredite, che si sono costituite parti civili nel processo: alla madre la gip ha assegnato una provvisionale di 10mila euro, al figlio di 5mila euro. Il 35enne è stato inoltre condannato alla rifusione delle spese nei confronti della parte civile per un totale di quasi 2mila euro.
I fatti
Il fatto risale, come detto, al 12 marzo 2024: il 35enne dà appuntamento al 47enne davanti alla chiesa di Caraceto, frazione di Brusnengo. L’imputato si presenta con il fratello, oggi 40enne, che verrà processato più avanti con rito ordinario.
Dopo un’iniziale lite verbale si passa a una colluttazione fisica. A quel punto il 35enne estrae dal giubbotto un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 17 centimetri (di cui sette di lama in acciaio), mentre il fratello si sfilerebbe la cintura dei pantaloni per usarla come frusta. Il 47enne cerca di difendersi indietreggiando e utilizzando uno spray al peperoncino. Ma cade a terra in posizione supina, dando modo al 35enne albanese di mettersi in ginocchio sopra di lui e ferirlo ripetutamente con il coltello al volto, alla spalla e all’emitorace destro. Nel frattempo pare che anche il fratello colpisca la vittima al torace e al volto.
I due non riescono tuttavia a proseguire nella loro azione, sia perché il 42enne si difende scalciando e usando lo spray al peperoncino, sia perché la madre della vittima interviene per difendere il figlio.
I due feriti - mamma e figlio - vengono subito medicati dai sanitari del 118, mentre gli aggressori riescono a fuggire facendo perdere le proprie tracce. A incastrarli, il coltello ritrovato dai carabinieri durante una perlustrazione del luogo dove è avvenuta l’aggressione. Le indagini, con il coordinamento della Procura, vengono condotte dai carabinieri di Cossato con l’ausilio dei militari di Gattinara. Gli investigatori ricostruiscono l’accaduto attraverso una serie di testimonianze, prima tra tutte quella dei due feriti, e seguendo poi i movimenti dei due fratelli attraverso le telecamere della zona.
Il 47enne riporta nello scontro diverse ferite al lobo dell’orecchio destro, all’emitorace destro, alla spalla destra, al cuoio capelluto per un totale di 15 giorni di prognosi. La madre, anche lei ripetutamente colpita e ferita, presenta un quadro clinico persino peggiore, con un trauma cranico facciale, una sutura di 18 punti, una frattura con distacco della spina nasale e due ferite all’avambraccio sinistro, per un totale di 30 giorni di prognosi.
Il processo a danno dei due fratelli inizia alla fine di novembre del 2024. Ieri la sentenza di condanna per il 35enne, che dovrà scontare appunto cinque anni di reclusione.
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