Detenuto parla al cellulare, agente lo scopre

Il fatto è successo il 22 giugno in una cella di pernotto

Biella

Il 22 giugno, durante la consueta operazione di controllo e battitura delle inferriate, un poliziotto in servizio nel carcere di Biella ha dimostrato prontezza e spirito di osservazione intervenendo con tempestività in una situazione anomala.

Nel corso del servizio, il collega, entrando in una camera di pernotto, ha notato che uno dei detenuti presenti sembrava parlare da solo. Insospettito dall’atteggiamento del soggetto, l’agente ha prontamente allertato i superiori e, unitamente alla Sorveglianza Generale, è intervenuto all’interno della stanza sorprendendo il detenuto mentre stava effettuando una conversazione telefonica attraverso un telefono cellulare, utilizzando auricolari per dissimulare l’uso dell’apparecchio.

Grazie all’efficace coordinamento e all’intervento tempestivo, è stato possibile procedere al sequestro immediato del dispositivo, illegalmente detenuto.

Il SiNAPPe esprime il proprio vivo apprezzamento per l’operato dell’agente coinvolto, che con professionalità, attenzione e senso del dovere ha permesso di contrastare un episodio di grave violazione delle norme.

Alla luce di quanto accaduto, si invita formalmente la direzione dell’istituto a segnalare l’episodio alla competente commissione ricompense, affinché venga riconosciuto al collega il merito dell’intervento svolto, nei modi e nelle forme previste dalla normativa vigente.

È anche attraverso gesti di professionalità come questo che si riafferma, ogni giorno, il valore e l’importanza del lavoro svolto dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria, baluardo della sicurezza all’interno degli istituti di pena.

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