
Cronaca Locale / Elvo
Venerdì 31 Gennaio 2025
Ex asilo di Occhieppo Inferiore, nessun danno erariale: Ansermino assolto
Conclusa l’indagine della Corte dei Conti. Il Comune dovrà pagare le spese legali
Era l’ottobre 2022 quando la Corte dei Conti aveva avviato un procedimento su un presunto danno erariale nei confronti del sindaco Osvaldo Ansermino, della giunta e dei consiglieri in carica a Occhieppo Inferiore prima del 2014. Al centro dell’indagine i contributi all’ex asilo privato. Negli scorsi giorni il capitolo si è chiuso: la Corte dei Conti ha rigettato l’accusa di danno erariale che era stata avanzata dal procuratore regionale e ha condannato così il Comune di Occhieppo Inferiore a pagare le spese legali.
Lo studio legale Grosso
e le posizioni di Ansermino
Lo studio legale Grosso, che ha difeso Ansermino e la sua giunta, ha spedito un comunicato stampa: «La vicenda per l’ex sindaco di Occhieppo Inferiore Osvaldo Ansermino e ii suoi consiglieri in carica sino al 2014, si è risolta positivamente, con il rigetto da parte della Corte dei Conti dell’accusa di danno erariale avanzata dal procuratore regionale e con la condanna del Comune di Occhieppo Inferiore al pagamento degli onorari di causa. L’azione di responsabilità nei confronti dell’ex sindaco e degli amministratori che nel 2009 avevano approvato il rilascio di una fideiussione del Comune a garanzia di un mutuo dell’asilo parrocchiale, era stata avviata dal procuratore regionale della Corte dei Conti a seguito di un esposto di un consigliere di minoranza, anch’egli poi finito tra gli “accusati” a fronte del suo voto favorevole al rilascio della garanzia di cui sopra. L’esposto denunciava il rischio di danno erariale per l’intenzione, manifestata fin dal 2015, dell’amministrazione della sindaca Monica Mosca di “statalizzare” l’asilo, aprendone uno nuovo e facendo chiudere quello parrocchiale operante nel paese da oltre 150 anni: al ricorrere di tale ipotesi, l’asilo parrocchiale, venendogli meno le rette delle utenze, non avrebbe più potuto pagare le rate del mutuo, la garanzia fideiussoria si sarebbe attivata e da ciò il Comune avrebbe avuto il “danno erariale”. Capovolgendo l’intendimento dell’esposto, l’accusa era invece finita sulle spalle degli ex amministratori, accusati di colpa grave per il loro intento di sostenere le attività di quell’unico asilo in paese che, dal 1870, sempre con l’attenzione e il supporto del Comune e della parrocchia, aveva garantito assistenza e formazione ai piccoli occhieppesi. I giudici della Corte dei Conti, accogliendo le tesi difensive dell’ex sindaco, assistito insieme alla maggior parte dei consiglieri dallo Studio Legale Grosso di Biella, con gli avvocati Francesca Grosso e Clelio Grosso, quest’ultimo pur convenuto nel giudizio in quanto all’epoca vicesindaco, hanno rigettato la domanda della Procura, con condanna del Comune al pagamento degli onorari di causa. Osvaldo Ansermino e i suoi consiglieri al riguardo evidenziano che si conclude una vicenda che ha gettato discredito sul loro operato il quale, invece, è sempre stato svolto con correttezza e con l’unico scopo di amministrare il comune per il bene della collettività, scevro da ogni interesse personale. Dell’asilo parrocchiale, ora in liquidazione coatta amministrativa, non rimane che l’immobile a suo tempo donatogli dal parroco. L’asilo è fatiscente per l’abbandono in cui da anni versa. E con l’ex cinema costituisce un degradante elemento d’arredo della piazza del paese, dove ha sede pure il Comune: sicuramente mai i compianti sindaco Baresi, al tempo presidente dell’asilo e l’allora parroco Don Cappa avrebbero potuto immaginare un così misero finale. Rimane l’amarezza per aver constatato, ancora una volta, la superficialità con la quale l’amministrazione Mosca si è approcciata al patrimonio e alle risorse che si è trovata a gestire, cancellando il lavoro e gli sforzi che negli anni amministratori e parroci, Don Cappa e predecessori, avevano profuso. Auspicano inoltre che gli occhieppesi, conclusa questa triste vicenda, si riapproprino di un giusto senso di comunità e richiamino alle loro responsabilità, almeno in questo caso, chi le ha disattese».
La replica della sindaca
di Occhieppo Monica Mosca
Non si è fatta attendere la replica della sindaca Monica Mosca: «La mia amministrazione non era coinvolta nel giudizio, sebbene uno dei consiglieri di minoranza della loro amministrazione mi aveva ingiustamente denunciato nel 2016/2017, facendomi subire di riflesso la vicenda. Sotto il profilo tecnico giuridico, occorre rilevare che, nonostante l’avvenuta assoluzione, la delibera, che l’amministrazione Ansermino adottò nel 2009, con il conseguente contratto di fideiussione, è stata qualificata “nulla”, perché in ogni caso è stato un grosso errore votarla per garantire una fideiussione non destinata a spese di investimento. Per questa ragione credo che ci saranno probabilmente delle conseguenze sul piano civilistico tra le parti contraenti. Speriamo che questi aspetti procedano celermente per poter riqualificare anche la piazza sotto il profilo urbanistico come da nostro programma elettorale. Il mio terzo mandato è appena iniziato».
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