
Cronaca Locale
Venerdì 04 Luglio 2025
Giostre non idonee, corruzione e falso: coinvolto anche un biellese
Quattro in tutte le misure cautelari dell’aliquota carabinieri della polizia giudiziaria
Quattro ordinanze di misura cautelare per più episodi di corruzione e falso, connessi all’emissione di codici identificativi per spettacoli viaggianti. Una riguardava Biella.
Le indagini, portate avanti dall’aliquota dei carabinieri della polizia giudiziaria, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica e hanno preso spunto dai vigili del fuoco di Vercelli e Torino, i quali hanno messo in evidenza che alcuni spettacoli viaggianti riportavano dei codici identificativi emessi dal Comune di La Cassa con modalità illegittime.
In particolare, veniva accertato che tali codici identificativi, la cui emissione è vincolata al positivo parere della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, erano stati rilasciati senza convocare il comandante provinciale dei vigili del fuoco, membro della citata commissione.
Le successive indagini permettevano di appurare che il responsabile della polizia locale competente per l’attribuzione dei codici identificativi intratteneva rapporti con alcuni soggetti intermediari e con un ingegnere a cui i proprietari si rivolgevano per ottenere tutta la documentazione necessaria per mettere in esercizio i propri spettacoli viaggianti.
Gli indagati, consapevoli del mancato rispetto delle procedure, approfittando dell’organizzazione di manifestazioni cittadine, si adoperavano per organizzare in modo fittizio le commissioni comunali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo a seguito delle quali venivano rilasciati un corposo numero di codici identificativi di spettacoli viaggianti.
Durante le sedute delle commissioni, come osservato durante le indagini con pedinamenti e intercettazioni, erano assenti gran parte dei membri previsti dalla normativa di settore, ma soprattutto non venivano montate e collaudate le attrazioni da esaminare, che venivano comunque certificate come idonee all’impiego, quindi, con un possibile grave pregiudizio per la sicurezza degli utenti finali.
È stato accertato che il responsabile del comando di polizia locale del Comune di La Cassa ha ricevuto in alcune occasioni denaro in cambio dell’illegittima emissione dei codici identificativi predetti.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del responsabile del comando di polizia locale del Comune di La Cassa e di uno degli intermediari tra i giostrai ed il responsabile medesimo.
Ha inoltre applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico del secondo intermediario nonché la misura cautelare dell’obbligo di dimora e del divieto temporaneo di esercitare la professione di ingegnere per mesi sei per il tecnico.
Sono in corso operazioni di perquisizione a carico dei destinatari delle misure cautelari nonché nel Comune di La Cassa. E sono tuttora in atto le indagini per acquisire in maniera integrale il quadro probatorio sulla vicenda.
Si ricorda che si versa nella fase di indagini preliminari e che gli indagati, da ritenere innocenti sino a condanna definitiva, potranno portare elementi a sostegno della loro estraneità negli stadi successivi del procedimento
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