Guardia di finanza, scoperto un biellese che abitava fittiziamente in Svizzera e totalmente sconosciuto al Fisco

I Finanzieri del Comando Provinciale Biella in servizio presso il dipendente Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, al termine di una complessa e articolata attività ispettiva, hanno scoperto un’evasione fiscale nei confronti di un biellese fittiziamente residente in Svizzera ma di fatto domiciliato nella provincia laniera. In base alle risultanze dell’attività, il soggetto, amministratore/socio di diverse società aventi sede nel territorio nazionale, pur percependo redditi non ha mai presentato alcuna dichiarazione fiscale. Tale fenomeno, inquadrato nell’alveo della fiscalità internazionale, consiste, di fatto, nella fittizia localizzazione della residenza fiscale all’estero, per sottrarsi agli adempimenti tributari previsti dall’ordinamento di reale appartenenza.
La suddetta attività ispettiva - iniziata a settembre 2020 e terminata pochi giorni fa - ha preso avvio da un’accurata attività di intelligence grazie alla quale è stato possibile rilevare il reale tenore di vita del soggetto e le ingenti movimentazioni di denaro, sia sui conti correnti istituiti in Italia e Gran Bretagna a lui intestati, sia su quelli delle società a lui riconducibili, in quanto amministratore ed unico delegato ad operare.
I militari, al fine di approfondire la natura di tali movimentazioni finanziarie, hanno posto in essere mirate indagini finanziare, volte a dimostrare sia il reale potere economico che il collegamento territoriale dello stesso con lo Stato italiano.
L’analisi della documentazione acquisita, unitamente alle risultanze emerse dalla disamina dei conti correnti bancari, hanno permesso di ricondurre in Italia l’effettiva residenza fiscale del biellese, ai sensi dell’articolo 2 comma 2 del T.U.I.R.. I finanzieri hanno dimostrato che, specialmente con i conti correnti delle società delle quali è stato amministratore, il soggetto ha effettuato spese di diverso genere non inerenti alle attività aziendali, bensì di carattere personale.
Ad esito dell’attività, si è proceduto a constatare – nel periodo dal 2015 al 2020 – ai fini dell’Irpef un reddito sottratto a tassazione per un importo complessivo pari a € 805.253,68, nonché di denunciare a piede libero il soggetto controllato per il reato di omessa dichiarazione dei redditi (ex art. 5 D.Lgs. 10 marzo 2000 n. 74) in relazione ad un’imposta evasa complessiva di circa euro 310.000,00.
L’attività posta in essere rientra nell’ambito delle funzioni di Polizia Economica e Finanziaria tipiche della Guardia di Finanza, ed è costantemente rivolta alla prevenzione e alla repressione delle forme di evasione fiscale più gravi tra le quali quella internazionale che sottrae importanti risorse economiche allo Stato, produce effetti negativi per l’economia ed accresce il carico fiscale nei confronti dei cittadini onesti.

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