In carcere, un detenuto minaccia i poliziotti creando un lancia fiamme artigianale

Un'altra aggressione alle guardie in carcere da parte di un detenuto. A raccontare i fatti è il Sinappe, il sindacato della Polizia Penitenziaria. «Sono trascorsi poco più di 10 giorni da quando abbiamo chiesto, per l’ennesima volta, un intervento risolutivo atto a fermare l’escalation di aggressioni ormai diventati routine quotidiana presso la Casa Circondariale di Biella» si legge nella nota stampa. «In particolare si sottolineava l’azione di un detenuto che più e più volte è si è reso fautore di numerosi atti violenti posti in essere in ogni modo e con ogni mezzo (spesso usando lamette nel tentativo di sfregiare i malcapitati di turno); per tale detenuto, nonostante le numerosissime relazioni presentate per i suoi atti vandalici ed aggressivi, non è stato mai assunto alcun provvedimento. E così sabato 12, per l’ennesima volta, ha dato sfogo alla sua rabbia, prima con atti di autolesionismo e poi, forando una bomboletta del gas (in dotazione con il fornellino per cucinare) ed avvicinandovi l’accendino, ha acceso la bomboletta creando un lancia fiamme, minacciando i i poliziotti presenti mettendo a rischio la sua e le loro vite e minando la sicurezza dell’intero reparto. Solo il coraggio e la competenza delle unità di Polizia Penitenziaria hanno evitato che il tuto sfociasse in tragedia. Come già ribadito però, l’atteggiamento sfrontato e provocatorio tenuto dal detenuto, rappresenta una “bomba ad orologeria” che prima o poi esploderà in maniera incontenibile e sarà causa di guai gravi. È palese come in queste condizioni i poliziotti di stanza a Biella si sentano continuamente in pericolo, minacciati dalle azioni folli di un detenuto e mal tutelati dal Sistema. A fronte di ciò si sollecita nuovamente la direzione e l’amministrazione penitenziaria tutta, a voler assumere sollecitamente le determinazioni del caso».

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