
Cronaca Locale / Biella
Mercoledì 16 Luglio 2025
Morte Rocco Marotta, Carmine Manzo condannato ad un anno per omicidio colposo
Il pm aveva chiesto oltre quattro anni per omicidio preterintenzionale. Ascoltata ancora Giulia Marotta
Un anno di reclusione con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziale per omicidio colposo. È la condanna inflitta poco fa dal giudice per le indagini preliminari in primo grado a Carmine Manzo, difeso dall’avvocato Francesco Alosi, nel tribunale di Biella.
Manzo era accusato di aver investito il padre della sua ragazza, Rocco Marotta, nel parcheggio dell’ospedale alla fine di agosto 2023: in seguito alla caduta dal cofano dell’auto e alle ferite riportate, Rocco Marotta era poi morto.
Il pm Dario Bernardeschi aveva chiesto per Manzo quattro anni e otto mesi per omicidio preterintenzionale, mentre le parti civili - ovvero la famiglia di Rocco Marotta - difese dagli avvocati Alessandra Guarini, Maurizio Riverditi e Rosa Rita Giampetruzzi avevano chiesto l’omicidio volontario.
«In questo processo c’è la morte di un uomo» dice l’avvocato Alosi. «E questo dolore dalla parte dei famigliari va rispettato. Dal punto di vista giudiziario io credevo non fosse assolutamente sussistente l’omicidio preterintenzionale e il giudice ha accolto questa tesi».
Oltre alla condanna ad un anno per omicidio colposo, a Manzo è stata ritirata la patente sempre per un anno.
Come indagata è stata ascoltata anche Giulia Marotta, fidanzata di Manzo e figlia di Rocco, che ha confermato la versione rilasciata come teste la scorsa settimana, scagionando il fidanzato.
L’avvocata Alessandra Guarini ha invece commentato: «Questa decisione rappresenta per noi il fallimento della giustizia, che di fronte alla morte di un giovane padre reagisce con debolezza. Resta comunque l’intenzionalità del gesto, che solo per un fatto tecnico è stato trattato come un reato colposo. L’appuntamento con la giustizia è soltanto rimandato, torneremo a discutere di ogni questione in Corte d’Appello. Per noi è una decisione che va corretta».
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