Percezione indebita di assegno sociale: 15 denunciati

Operazione del Nil. In tutto trovati 445mila euro di danno erariale

I carabinieri del Nil di Biella, nell’ambito di un’attività d’indagine per reprimere l’indebita percezione dell’assegno sociale, hanno deferito in stato di libertà 15 cittadini stranieri, per indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Nello specifico sono stati controllati i percettori dell’assegno sociale nati all’estero e tra questi estrapolate 200 posizioni.

Sono state poi analizzate informazioni anagrafiche sul loro conto (documenti di identità scaduti e cancellazione anagrafica per irreperibilità) e dati sanitari (medico di famiglia, vaccinazione anti Covid-19, esecuzione di test e tamponi per l’infezione da Covid-19. E sono state effettuate verifiche incrociate con le banche dati in uso alle forze di polizia.

Un lavoro che ha permesso di restringere il numero di persone che presentava degli indici di anomalia incompatibili con la percezione della prestazione economica in godimento a 17 posizioni, nei confronti delle quali si è proceduto a verifiche per accertare la materiale presenza negli indirizzi di residenza, raccogliendo informazioni da vicini di casa, dai medici di base e negli istituti di credito.

L’indagine ha evidenziato, in particolare, che i 15 soggetti deferiti, pur avendo trascorso all’estero un periodo superiore a quello consentito per beneficiare della prestazione (la legge prevede al massimo 29 giorni), continuavano a percepirla, effettuando operazioni sui conti correnti dove veniva accreditata (prelievi di denaro contante con bacomat in italia e all’estero ovvero attraverso disposizioni di pagamento).

Le somme indebitamemnte percepite sono state quantificate in oltre 445mila euro. Tuttora sono in corso accertamenti sulla percezione del beneficio erogato in favore di due soggetti da tempo morti. Attualmente è stata avviata d’ufficio la procedura per la revoca del beneficio a tutti gli interessati.

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