Pride, biellese spacca telecamera ad un agente. Era un infiltrato

Duemila cinquecento persone hanno sfilato sabato per le vie di Biella per rivendicare pari dignità per le minoranze sessuali. Il pride è infatti una manifestazione pubblica aperta a tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale e dall’identità di genere, per celebrare l'accettazione sociale e l'auto-accettazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, asessuali, non-binarie e queer, dei relativi diritti civili e legali e più in generale l'orgoglio gay. Una festa colorata che si è svolta nella massima sicurezza grazie alla presenza di un servizio d’ordine interno che ha affiancato gli agenti della Questura. Ed è proprio grazie all’attenzione dei volontari che è stato segnalato un soggetto che avrebbe potuto causare qualche fuori programma. L’uomo, un biellese che in passato è già stato protagonista di episodi di cronaca, in particolare causando problemi di ordine pubblico, sotto l’influenza di sostanze psicotrope, si è infiltrato nella parata provocando i partecipanti. L’uomo - si tratterebbe di uno degli abituali frequentatori dei giardini Zumaglini della galleria dei Giardini - era visibilmente alterato, forse era ubriaco.
Segnalato alla Digos, gli agenti sono intervenuti per fermarlo ma in quel momento avrebbe avuto una reazione violenta contro un agente e gli si sarebbe scagliato contro distruggendo una telecamera che lo stesso teneva in mano per registrare il regolare corso dell’evento.
Dalla Questura si sa che l’uomo, identificato, presto sarà denunciato. I reati ipotizzabili sono resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Un episodio comunque marginale che non ha impensierito gli organizzatori e i partecipanti. I più infatti non si sono accorti di nulla.
Il corteo, partito da corso 53° Fanteria, percorrendo viale Macallè, via Torino e via Pietro Micca, si è concluso in piazza Martiri. «È stata una bella manifestazione che ci ha impegnato per diversi mesi. Ed è stata la dimostrazione che Biella è più aperta sui temi sociali rispetto a quello che parrebbe», dichiara Greta Cogotti dell’associazione “Il Groviglio” e tra le organizzatrici del pride. Un pride che ha guardato con attenzione anche ai temi dell’ambiente. Un gruppo di volontari a conclusione del corteo ha infatti pulito le strade per evitare che anche incidentalmente potessero essere cadute in terra cartacce e plastica.
«Siamo molto sensibili alle tematiche ambientali e tra i gadget dell’evento è stata pensata una borraccia per incentivare l’abbandono della plastica. Come Groviglio poi siamo in prima linea nel- l’organizzare escursioni sul territorio per proteggerlo e valorizzarlo», spiega ancora Cogotti. A conclusione della sfilata, a cui ha preso parte anche Fiorenzo Gimelli, presidente nazionale di Agedo (l’associazione dei genitori di figli omosessuali), dal palco di piazza Martiri è stato lanciato un appello alla politica con le rivendicazioni del movimento. Appuntamento al prossimo anno? «Ci ragioneremo. È comunque importante agire anche nel quotidiano per ridurre le discriminazioni che ancora ci sono», conclude Cogotti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA