Processo per direttissima: otto mesi di reclusione a due truffatori

Erano stati arrestati ieri dalla Squadra Mobile: avevano raggirato un’anziana

Biella

I poliziotti lottano quotidianamente per arginare il fenomeno delle truffe a danno di persone “vulnerabili” e il loro costante impegno si può desumere dai numerosi arresti effettuati negli ultimi tempi.

Anche ieri la loro dedizione e l’intuito investigativo hanno portato alla tempestiva scoperta e arresto dei due giovani autori di una truffa appena commessa.

In mattinata personale della Squadra Mobile impegnato nel monitoraggio delle aree cittadine più a rischio, vicino al parcheggio tra via Fratelli Rosselli e via Delleani notava un’autovettura con a bordo due uomini, che si guardavano attorno con fare sospetto.

Veniva quindi dato avvio ad un servizio di osservazione e pedinamento del mezzo, che si spostava verso Chiavazza per arrestarsi quindi vicino a una villetta.

Il passeggero scendeva ed entrava all’interno dello stabile per poi uscire dopo circa un paio di minuti e risalire sull’auto, che si allontanava quindi velocemente, imboccando anche contromano una rotonda per cercare di garantirsi la fuga.

La pattuglia inseguitrice riusciva comunque a procedere al blocco del mezzo, a bordo del quale vi erano due giovani che risultavano in possesso di numerosi monili in oro.

Da immediati accertamenti i gioielli, risultavano essere quelli sottratti poco prima a una donna residente nella villetta di Chiavazza e previo riconoscimento venivano immediatamente riconsegnati all’anziana vittima.

Il modus operandi della cosiddetta “truffa del carabiniere”, è sempre similare, tanto semplice quanto crudele. I criminali contattano telefonicamente le vittime, fingendosi agenti delle forze dell’ordine e inventando un’emergenza familiare, ad esempio il coinvolgimento di un figlio in un grave incidente stradale.

Il panico, la confusione e la forte tensione emotiva generati dalla finta emergenza, spingono gli anziani a consegnare denaro o gioielli per “evitare l’arresto” del loro caro.

I due soggetti fermati, giovani poco più che ventenni provenienti da Napoli, venivano quindi tratti in arresto per il reato di concorso in truffa aggravata.

Oggi l’Autorità giudiziaria convalidava l’arresto e procedeva con il processo per direttissima, che si concludeva con una condanna a otto mesi di reclusione.

La locale Divisione Polizia Anticrimine, emetteva, altresì, nei loro confronti “foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Biella”.

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