
Cronaca Locale / Biella
Giovedì 25 Settembre 2025
Sequestrati uno smartwatch e della droga in carcere
Erano contenuti in un pacco destinati ad un detenuto. Le congratulazioni del sindacato
Un meticoloso controllo da parte del personale di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Biella ha permesso di sequestrare diversi oggetti non consentiti, occultati all’interno di un pacco destinato a un detenuto. Tra gli oggetti sequestrati figurano uno smartwatch e della sostanza stupefacente.
Lo ha reso noto il segretario nazionale del SiNAPPe, Raffaele Tuttolomondo, sottolineando che questo episodio «è l’ennesima riprova della professionalità, dello spirito di sacrificio e dell’alto senso del dovere che caratterizzano il nostro personale, chiamato a operare in condizioni di costante pressione e con organici spesso insufficienti».
Il vice segretario regionale del SiNAPPe Matteo Ricucci esprime plauso per l’operazione, sottolineando l’importanza di un’azione di controllo così attenta in un contesto «sempre più difficile e pieno di insidie. L’operazione condotta a Biella non è soltanto un successo, ma il segnale di quanto sia cruciale l’attività quotidiana di prevenzione. La minuziosa attività di controllo, che ha portato al ritrovamento di uno smartwatch e di sostanze stupefacenti, dimostra quanto il personale sia attento, nonostante le carenze e le condizioni operative difficili. La sicurezza nelle carceri non è scontata, è il frutto di un lavoro costante, svolto con dedizione e competenza, che merita il massimo riconoscimento».
Aggiunge ancora il segretario nazionale del SiNAPPe Raffaele Tuttolomondo: «La situazione attuale, che vede il personale penitenziario impegnato in un’attività di sorveglianza e controllo sempre più complessa, evidenzia la necessità di un’attenta riflessione sulle condizioni di lavoro e sulle risorse disponibili. Nonostante le difficoltà, la polizia penitenziaria continua a garantire la sicurezza all’interno degli istituti, come dimostrato da questa operazione a Biella. Chiediamo alle istituzioni di riconoscere e supportare adeguatamente il nostro lavoro, investendo sulle risorse umane e sulle dotazioni strumentali».
Inoltre il Segretario Nazionale Raffaele Tuttolomondo auspica che tali azioni siano adeguatamente riconosciute dall’amministrazione locale e dall’amministrazione regionale e che il personale di polizia penitenziaria, venga giustamente premiato e ricompensato per l’ottimo servizio reso. Riportando alto senso del dovere e lustro al corpo di polizia penitenziaria.
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