
Cronaca Locale / Biella
Giovedì 05 Giugno 2025
Si spaccia per turista greco: arrestato dalla polizia
L’uomo, in realtà di origine georgiana, aveva alle spalle diversi furti
Nella mattinata del 4 giugno, durante un normale controllo del territorio, una volante della Polizia di Stato fermava una vettura con targa polacca con a bordo un uomo e una donna.
Dai documenti della coppia si evinceva che i due erano cittadini greci che dicevano di essere a Biella per turismo ma le dichiarazioni sul loro soggiorno in città, apparivano poco chiare ed evasive e la pattuglia decideva quindi di accompagnarli negli Uffici della Questura, poiché da un primo controllo della banca dati, emergevano alcune segnalazioni a carico dell’uomo e anche perché, vista la difficoltà dei due soggetti nel comunicare con gli agenti adducendo di parlare solo il greco, era necessario l’intervento del mediatore culturale presente in Ufficio.
Proprio questa è stata la loro sfortuna perché, sin dalle prime battute e soprattutto dal suo modo di esprimersi, l’interprete, di madrelingua greca, sospetta subito che l’uomo potrebbe non essere di origine greca e segnala immediatamente i suoi dubbi agli operatori che decidono di effettuare un controllo più approfondito sia sulla persona che sui suoi documenti.
L’esito del controllo documentale fa emergere che la patente rilasciata dalle autorità greche, presentata agli agenti al momento del controllo, era contraffatta e in più la firma apposta dall’uomo sui documenti somministrati in Questura era palesemente differente da quella presente sui documenti in suo possesso.
Visto l’insorgere di dubbi sulla sua identità, lo stesso veniva sottoposto a rilievi fotodattiloscopici per mezzo dei quali veniva accertato che si trattava in realtà di un uomo di origini georgiane che anche in passato aveva fatto uso di “alias” e documenti falsi per nascondere la sua vera identità, con diversi precedenti penali soprattutto per furti a esercizi commerciali e in abitazione perpetrati in varie località d’Italia. L’uomo veniva arrestato ai sensi dell’articolo 495 del Codice Penale e condotto alla locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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