Tentata rapina. Ciclisti: attenzione a un Ducato bianco


«Vogliamo bici e telefono». Il ciclista reagisce e fugge. Il fatto è avvenuto di pomeriggio sulla provinciale tra Sordevolo e Pollone Ad aspettare lo sportivo un furgone Ducato, bianco. Indagano i carabinieri. Quello di cui è stato vittima un ciclista sessantenne di Biella è stato un vero e proprio tentativo di rapina. Solo la freddezza dimostrata in quegli attimi concitati dell’aggressione, che lui ancora non riesce a spiegarsi, gli ha permesso di reagire riuscendo a scappare evitando così di finire derubato.


Il fatto è accaduto sabato pomeriggio, attorno alle 14,30.

«Avevo appena terminato la salita che da Occhieppo Superiore, passando da Galfione, sbuca sulla provinciale tra Sordevolo e Pollone, nei pressi di una cappelletta. Imboccata la strada in direzione per Pollone, dopo pochi metri, noto un furgone bianco, un Ducato, accostato al lato della carreggiata». Questo è il racconto del ciclista che chiede di essere protetto dall’anonimato. Vicino al furgone c’è un uomo. Un altro gli si para di fronte. E’ questione di istanti. «Avrà avuto una ventina d’anni o poco più, alto e ben piazzato. Con una mano afferra il manubrio. Capisco subito che le sue intenzioni non sono buone e che si può mettere male». La richiesta del malvivente è perentoria:«“Dammi il telefono e la bici“ mi dice con un fare da ‘guappo’. Davvero, non so, in quell’attimo, cosa mi sia scattato. Io, che peso appena 50 chilogrammi, gli ho tirato un calcio nelle parti basse e un pugno in faccia». L’aggressore è piegato su se stesso per il dolore, il complice forse fa fatica a mettere a fuoco cosa sia successo. Incredulo rispetto a quello che sta accadendo il ciclista approfitta della situazione per riprendere la bici, nel frattempo caduta a terra, e scappare a tutta velocità. «Arrivato a casa mi sono fatto una doccia ma per la tensione e l’adrenalina che avevo in corpo ho tremato per due ore. Mi sono poi presentato dai carabinieri per sporgere denuncia». 

I militari stanno indagando sull’accaduto. A Pollone ci sono diverse telecamere di videosorveglianze che potrebbero avere ripreso il mezzo utilizzato dai banditi, in transito.

«Quando sono scappato, sinceramente, non ho avuto il tempo e neppure la lucidità per memorizzarmi la targa del furgone» aggiunge il protagonista di questa vicenda che per poco non ha rischiato di vedersi derubare della sua mountainbike a pedalata assistita — biciclette sempre più vendute e il cui valore può variare dai 2 ai 10 mila euro — Dice anche di non essere stato in grado di cogliere un accento particolare nel parlare del ladro.

«So che fatti analoghi si erano verificati un paio di anni fa nei pressi della galleria della Serra, tra Donato e Settimo Vittone. Vorrei che la mia testimonianza fosse utile per mettere in guardia altri ciclisti e fare attenzione se dovessero vedere davanti a loro un furgone bianco come quello che ho visto io». La notizia è comparsa anche sui social con lo stesso obiettivo. «Il fatto non cambierà le mie abitudini. Ho già inforcato la due ruote. Il fulmine non può mica cadere sempre nello stesso punto? No?»

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