
«Essere il mito di una bimba. È straordinario»
L’intervista Il Prof de “La fisica che ci piace”, domani a Biella, racconta la sua esperienza a teatro. E all’Odeon si profila il tutto esaurito
Arriva a Biella lo spettacolo teatrale di Vincenzo Schettini, intitolato “La fisica che ci piace”, che sta portando in scena un’idea rivoluzionaria di divulgazione scientifica, capace di affascinare un pubblico di ogni età.
Domani alle 20.45 al teatro Odeon ci sarà il pienone per un appuntamento speciale; la formula vincente è chiara: mescolare conoscenze scientifiche, humor e musica per trasformare concetti complessi in emozioni condivise. «Quando faccio teatro, porto una lezione condita da luci, battute e momenti vari. Chi entra a vedere un mio spettacolo rimane sorpreso dall’età del pubblico, perché trovi di tutto: dai bambini fino ai nonni. In uno degli ultimi spettacoli una bambina mi ha lasciato una lettera dove mi ha confidato di essere uno dei suoi tre miti. Questo risultato è straordinario, perché significa che i bambini di oggi stanno crescendo con il mito di un professore e non solo di un giocatore di calcio. Il teatro è una dimensione che sento profondamente mia, mi dà quella libertà che a scuola non sempre ho, e mi permette di esprimere anche il Vincenzo musicista. È un’esperienza che mi arricchisce e che amo condividere con un pubblico super eterogeneo. Quando entri nel cuore di un bambino o di una persona anziana, capisci di aver davvero raggiunto qualcosa di importante».
Il palco diventa così un’aula senza pareti, dove Schettini mescola scienza e spettacolo con una leggerezza che incanta. Durante lo spettacolo, si parte da temi di fisica che molti di noi hanno incontrato a scuola ma che in alcuni casi non abbiamo capito a fondo. Con la sua inconfondibile verve, Schettini trasforma quelle nozioni in racconti appassionanti, accompagnati da esperimenti pratici, immagini spettacolari e il calore del pubblico che reagisce con risate, applausi e occhi spalancati.
Un elemento distintivo dello spettacolo è la musica, che non fa solo da cornice ma diventa parte integrante del racconto.
Schettini, infatti, non è solo un professore e divulgatore, ma anche un musicista e grazie a performance live e brani originali, la fisica prende vita attraverso un linguaggio universale che parla direttamente alle emozioni. Il successo dello spettacolo non si limita ai contenuti, ma riflette anche l’empatia e la capacità comunicativa di Vincenzo Schettini, che negli anni ha conquistato milioni di follower sui social con video che raccontano la fisica in modo semplice e avvincente.
«YouTube non è un social, è una piattaforma che cerca contenuti. - ha spiegato - La risposta al “come fai” è un continuo aggiustare il tiro. Chi lavora nella comunicazione e ci riesce è perché forse ha un dono: una buona base comunicativa, una capacità di chiarezza espositiva e l’aggiunta di un pizzico di intuizione». Lo spettacolo “La fisica che ci piace” non è solo una lezione di scienza, ma un’esperienza emotiva e culturale, un invito a guardare il mondo con occhi diversi e, come spiega Schettini, è un messaggio di speranza rivolto soprattutto ai più giovani: «Guardate tutto in maniera molto positiva, progettate e migliorate il mondo. Davanti alla paura ci si può paralizzare o muovere: scegliete di muovervi per indirizzare la vostra vita dove volete voi e soltanto voi». Con il suo mix di scienza, arte e passione, Vincenzo Schettini non sta solo cambiando il modo in cui vediamo la fisica, ma anche il modo in cui pensiamo alla cultura e alla scuola. Il suo spettacolo è un inno alla curiosità, all’empatia e alla capacità di superare i confini delle discipline per creare qualcosa di unico e straordinario.
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