Joelle e il sogno di proteggere
il mondo marino

È una giovane determinata, una donna che vive intensamente la realizzazione dei suoi sogni: Joelle Montesano, oceanografa, giovedì sera sarà a Palazzo Ferrero per incontrare il pubblico in una serata organizzata dalla sezione biellese della Lega Navale Italiana, presieduta da Philippe Rousseau.

La storia di Joelle è resa ancora più interessante dalla passione che anima il suo percorso. Racconta: «Realizzare il proprio sogno è la massima ambizione di un essere umano e sebbene oggi le possibilità siano infinite, la concorrenza rende questo traguardo sempre più difficile. Se poi questo sogno è la protezione e conservazione della biodiversità, la sfida è ancora più ardua. La determinazione, la capacità di scambiare informazioni e sfruttare le occasioni però permette di andare lontano e anche di raggiungere grandi obiettivi. Questo vale per tutti gli esseri umani, ma è sempre un po’ più impegnativo per una donna. Questa è la mia storia. Sono Joelle Montesano, una ragazza testarda di 29 anni, nata a Milano ma il mare è sempre stato il mio sogno. Ho sempre voluto esplorare il mondo sommerso, conoscere le sue forme di vita e cercare di proteggerlo da tutte le attività antropiche che lo mettono sempre più a repentaglio. La mia determinazione ha fatto sì che nonostante le grandi difficoltà che si incontrano nell’entrare nel mondo della conservazione e della tutela marina, adesso io sia in prima linea nel proteggere la biodiversità del Mediterraneo».

Joelle ha studiato biologia, poi si è specializzata nell’ambito della Biodiversità, soprattutto marina, diventando sia Guida Whale Watching, per l’osservazione delle balene, sia Guida Ambientale Escursionistica. «Saziare la mia curiosità è molto difficile e nonostante io sia molto giovane ho avuto occasione di sperimentare molto dal punto di vista professionale. Uno dei miei lavori principali è associato all’ecoturismo: accompagno turisti in barca a vela per raccogliere dati sulla biodiversità marina, soprattutto sui cetacei, squali e tartarughe, e il mio obiettivo è quello di sensibilizzare i turisti per poter fare la differenza nell’ambito della conservazione. Ho partecipato a diverse spedizioni extraeuropee sempre nell’ambito della protezione della biodiversità. All’inizio non è stato facile capire che cosa volessi fare da “grande” soprattutto perché il settore in cui lavoro è molto di nicchia e con poche offerte lavorative. Sicuramente ho dovuto reinventarmi molto, scendere a compromessi e fare diversi sacrifici, come stare lontano dalla mia famiglia e dai miei cari. Oggi sono anche coordinatrice scientifica di diversi progetti e docente in vari corsi che hanno come focus la conservazione del mondo sommerso. Penso sia molto importante che le donne siano coinvolte nei progetti di conservazione perché il nostro punto di vista può arricchire molto. Non è stato semplice raggiungere questi risultati, tanti sono stati i sacrifici e le sfide, ma ne è valsa la pena perché il mare è la mia casa». L’appuntamento è per giovedì alle 21 a Palazzo Ferrero.

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