
( foto Antonio Mantovan)
Steve McCurry incanta Biella
Un teatro Odeon tutto esaurito ha accolto Steve McCurry per una straordinaria lectio magistralis, un dialogo appassionante condotto dal fotografo Eolo Perfido, che ha accompagnato McCurry in numerosi viaggi e ne ha raccontato con ammirazione il talento e la visione. La serata ha rappresentato un momento speciale non solo per il pubblico, ma anche per Perfido stesso, che ha definito l’evento “la chiusura di un cerchio”, testimoniando la grandezza di un fotografo che ha saputo raccontare il mondo attraverso immagini iconiche. McCurry ha ripercorso la sua carriera, dalla prima missione in Afghanistan, attraversando le montagne con i mujaheddin, fino agli ultimi progetti dedicati all’impatto del cambiamento climatico. Ha parlato del suo rapporto con la montagna, della capacità di resistenza delle popolazioni di alta quota e di come il paesaggio influenzi la vita e il carattere delle persone.
«Le montagne sono terra di narrazione», ha detto McCurry, sottolineando il legame tra fotografia e paesaggio, tema centrale della mostra “Uplands & Icons”. Ha poi raccontato aneddoti inediti, come una costosa campagna pubblicitaria sulle Alpi mai pubblicata e una pericolosa esperienza in elicottero durante uno scouting fotografico. Il dialogo si è poi spostato sul valore del fotogiornalismo e sull’evoluzione del mondo negli ultimi 25 anni: «La globalizzazione sta cambiando tutto, i costumi tradizionali stanno scomparendo», ha osservato McCurry, parlando del Tibet e del Myanmar, dove ha assistito alla graduale omologazione culturale.
Infine, ha condiviso la sua visione della fotografia: «Non aspettate l’ispirazione, uscite e fotografate. L’ispirazione deve trovarvi al lavoro», ha detto citando Picasso. Una lezione che ha ispirato il pubblico biellese, confermando ancora una volta il valore della fotografia come strumento di racconto e memoria.
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