Selvatica porta a Biella l’Oriente di Hokusai

I grandi paesaggisti giapponesi e le immagini più sorprendenti dei reportage realizzati in natura

“La grande onda” è ovunque il simbolo dell’arte paesaggistica nipponica che ha reso celebre il nome di Hokusai in tutto il mondo: la più nota delle silografie che fanno parte delle trentasei vedute del monte Fuji sarà esposta a Biella, insieme a più di 50 opere a tema naturalistico firmate dai due più grandi maestri giapponesi dell’arte ukiyo-e, Katsushika Hokusai appunto, e Utagawa Hiroshige.

L’occasione sarà Selvatica, il festival biennale dedicato alla natura e all’arte che la rappresenta, in tutte le sue forme: dal 20 aprile al 21 luglio il polo culturale del Piazzo ospiterà a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero le opere di fotografi, artisti, creativi e ricercatori che raccontano la meraviglia della natura.

Hokusai e Hiroshige

Le silografie che saranno esposte a Palazzo Gromo Losa provengono dal museo “Edoardo Chiossone” di Genova, che racchiude una delle più estese collezioni pubbliche dedicate all’arte orientale. Una parte delle opere proviene dal Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, e da alcune collezioni private. L’esposizione è curata da Lorenza Salamon e Aurora Canepari: i visitatori attraverseranno le quattro stagioni raccontate con le immagini dei due maestri, in un viaggio virtuale attraverso la natura, gli animali e i paesaggi interpretati con il genere giapponese dell’ukiyo-e, che letteralmente significa “immagini del mondo fluttuante” e ha definito la particolare corrente artistica ottocentesca divenuta famosa in tutto il mondo.

Le immagini di Skua Nature

Una parte estesa delle esposizioni di Selvatica sarà dedicata alla fotografia che racconta la natura, sezione curata da Fabrizio Lava di E20Progetti. In particolare una presenza molto attesa è quella di Skua Nature, un progetto interessante nato nel 2008: si tratta di una realtà internazionale che affonda le sue origini in Italia e si occupa di conservazione della natura e di viaggi fotografici, con la realizzazione di riserve naturali adatte a facilitare gli appassionati di natura e di turismo sostenibile.

A Palazzo Gromo Losa saranno esposte più di 40 immagini scattate da Iago Corazza e dallo staff di Skua durante i workshop di fotografia naturalistica e antropologica che si sono tenuti in Romania, Norvegia e Spagna. Corazza è fotografo, giornalista e regista e negli anni ha realizzato servizi e documentari in tutto il mondo. Nel 2002 ha portato a termine una spedizione senza precedenti di 64.680 chilometri attorno al mondo, definita dalla CNN «unica e assolutamente irripetibile», seguita dai più importanti quotidiani e televisioni mondiali e raccontata in due volumi e 35 puntate televisive.

Presidente dell’Associazione di Fotografia Naturalistica Italiana e responsabile della sezione antropologica della rivista Oasis, ha al suo attivo decine di pubblicazioni editoriali con diverse testate e case editrici, tra cui White Star e National Geographic.

Motus di Gianni Lucchesi

Tra le sezioni del festival, una sarà dedicata all’arte di Lucchesi, vincitore del concorso Be Natural/Be Wild promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in occasione di Selvatica 2022 (vedi articolo in basso).

Glanzlichter, il concorso tedesco

Un’altra sezione imperdibile per chi ama la fotografia è quella con le 100 immagini di Glanzlichter, il concorso organizzato in Germania, che ogni anno richiama migliaia di partecipanti da tutto il mondo. Sorprendenti e affascinanti, gli scatti raccontano un volto dell’ambiente faunistico e naturale ricercato e inusuale.

Le piante guerriere

Si intitola così la sezione dedicate ai vegetali cosiddetti “carnivori” e quelli che hanno imparato a diffondersi in natura con metodi insoliti. La mostra è curata da Raffaella Fiore e Francesco Tomasinelli, in collaborazione con l’Orto Botanico di Città Studi a Milano, e raccoglie una serie di immagini e una parte di piante che saranno esposte dal vivo. Con queste anche alcuni insetti che con le piante hanno stretti legami.

La mostra di Fotoclub Biella

Non sarà dimenticato il Biellese: dalla Burcina ai luoghi esotici, i soci del club locale proporranno una selezioni di immagini scattate in natura.

Danilo Marchi e la sua plastica

È biellese anche Marchi, l’artista che ha fatto dell’ attenzione per il valore simbolico e spirituale dell’acqua la sua cifra espressiva: sotto il portico di Palazzo Ferrero troverà posto un’installazione realizzata con bottiglie d’acqua riciclate.

Be Naturale/Be Wild

Infine occorre ricordare una delle immancabili iniziative che accompagnano il festival: il concorso artistico organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella rivolto a chi racconta la natura: nello Spazio Cultura saranno esposte circa 20 opere selezionate tra le oltre 250 pervenute e saranno visibili anche quelle che hanno partecipato a Nord Ovest Naturae Photo Contest, organizzato da E20Progetti, WWF Oasi e Aree Protette Piemontesi e Associazione Stilelibero.

Per informazioni: 015 0991868, [email protected].

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