Syndone: pronti il nuovo album e il live a Veruno

La band di cui fa parte Riccardo Ruggeri presto promuoverà il disco che festeggia il 30° di attività

Tantissimi impegni per questo fine anno per Riccardo Ruggeri, artista biellese impegnato su molti fronti. Grande evento quello previsto per questa sera alle 20.45 al Pala Giletti di Ponzone, organizzato dalla Scuola di Musica Sonoria, che vedrà esibirsi i ragazzi di “Sonoria Young Generation” per primi, per poi arrivare alla “Corrado Segato&B3 Band” e chiudere con la Sonoria’s Christmas Party Band, composta dai docenti della Scuola, di cui Riccardo Ruggeri farà parte come voce. L’artista biellese sarà impegnato anche domani, questa volta a Rieti, come Music Director della compagnia teatrale torinese Stalker Teatro, per cui coordinerà la musica live dello spettacolo. Per non farsi mancare nulla, tutti i biellesi, alla sera della Vigilia, potranno godere della musica del trio PopUp, in cui Ruggeri sarà accompagnato da Giovanni Panato e Maurino Dellacqua, grandissimi esponenti rispettivamente di chitarra e basso.

IL NUOVO ALBUM DEI SYNDONE

Oltre agli impegni imminenti, ci sono delle novità anche nella produzione dei Syndone, band torinese di cui Riccardo Ruggeri fa parte ed in particolare si occupa della scrittura dei testi e della preparazione delle melodie che canta sui palchi dei festival di tutta Italia. Infatti il 28 novembre è uscito ufficialmente il nuovo album chiamato DirtyThirty, per festeggiare i trent’anni dalla nascita della band di rock progressivo che sarà live per la prima volta con i nuovi pezzi il 24 febbraio al Festival di Veruno.

Anche se il rock progressivo è un genere di nicchia, che coinvolge un pubblico sicuramente meno ampio rispetto ai generi classici, i Syndone sono apprezzati in tutto il mondo, con appassionati anche dall’America latina e dall’Oriente, oltre che con un pubblico che apprezza notevolmente le performance live del gruppo e collezionisti di dischi e soprattutto di vinili, che stanno riprendendo piede nell’industria musicale odierna.

La lingua non è un ostacolo insormontabile, perché questo genere ha nell’italiano una delle sue lingue principali e quindi non si crea una barriera culturale che bloccherebbe la fruizione, anche se in inglese le canzoni vengono ascoltate molto più facilmente.

Quest’ultimo album in particolare è un unicum, perché composto da canzoni tutte in lingua inglese: pezzi della storia del gruppo che sono stati tradotti in inglese e nuovi brani ideati ad hoc per quest’uscita.

Sarà l’occasione per vedere e sentire l’evoluzione dei Syndone in questi trent’anni, tra artisti nuovi, brani diversi e musicalità originali. Riccardo Ruggeri commenta così il suo approdo ai Syndone: «Io sono parte della band “solo” da dodici anni, perché il rock progressivo è un ambito in cui mi diverto. Faccio tante cose diverse: didattica, spettacoli di teatro, cantautorato; con i Syndone vado a riscoprire una delle passioni della mia gioventù, dato che il rock progressivo e il jazz rock sono stati due generi molto importanti nel mio percorso formativo. Sembra un po’ come sublimare una mia passione del genere che mi ha sempre insegnato tanto fin da quando ero un artista in erba. Da dodici anni a questa parte, insieme a Nik Comoglio, che è l’autore principale della band e il produttore dei brani, abbiamo fatto un bellissimo percorso insieme e adesso sta per vedere nuova luce con questo disco. A febbraio saremo a Veruno per la presentazione live del nuovo disco, la mia speranza è quella di poter ritornare a Biella da biellese, per esibirci quest’estate nei festival del territorio coi Syndone».

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