
Economia & Società / Biella
Sabato 20 Settembre 2025
A Magnolab il tessile del futuro
dialoga con le startup
Magnolab diventa il cuore di una sfida che guarda al futuro. Con «Texploration», il progetto open innovation promosso dalla rete di imprese alle porte del capoluogo insieme a Dpixel e Sellalab, dieci aziende del distretto biellese hanno deciso di aprire le proprie porte alle idee delle startup. Un’azione ancora una volta visionaria che punta a trasformare la tradizione in innovazione.
Alla call avevano risposto oltre 70 realtà da Italia, Europa e Nord America e dopo una selezione serrata, otto nomi sono stati scelti per lavorare fianco a fianco con le imprese della filiera tessile che sperimentano nell’hub. E-Plato (Parma) porterà intelligenza nei flussi di dati insieme a Di.Vé, Pinter Group e Stamperia Alicese; Mangrovia (Milano) accompagnerà Canalair nella creazione di una supply chain più trasparente; Sylfib (Milano) lavorerà con Marchi&Fildi su fibre naturali bio-macerate, mentre Peter (Seriate) collaborerà con Filidea per un poliestere rigenerato da PET riciclato.
La riduzione degli sprechi è il cuore del progetto di Aracne Textile Solutions (Barcellona) con Maglificio Maggia; CDC Studio (Pisa) affiancherà De Martini nella trasformazione degli scarti tessili in nuova materia prima; Komete (Brescia) svilupperà con Tintoria Finissaggio 2000 sistemi di tracciabilità in tempo reale e infine BioFashionTech (Amsterdam) collaborerà con DBT Fibre per valorizzare fibre miste con un processo enzimatico innovativo.
Non solo tecnologia, quindi ma un cambio di mentalità. «Il nostro network nasce per agire in modo significativo, mirato e puntuale sugli impatti ambientali del nostro settore: in questo senso, i mesi che ci attendono saranno cruciali per dimostrare la validità della nostra missione» spiega Federico De Martini, vicepresidente di Magnolab. «Insieme alle startup selezionate, lavoreremo su esigenze reali con l’obiettivo di trovare risposte concrete e applicabili per ciascun bisogno, lungo tutta la filiera. L’interscambio di approcci, di metodi e di visioni tra startup e imprese più strutturate può attivare un grande potenziale e permettere a ciascuna delle realtà partecipanti di esprimersi al meglio».
Un concetto ribadito anche da Clelia Tosi, responsabile di Fintech District: «Texploration dimostra come l’open innovation possa liberare nuove energie nel tessile».
Biella si conferma così non solo distretto manifatturiero d’eccellenza, ma anche laboratorio internazionale dove tradizione e futuro si intrecciano. Una sfida che racconta un tessile capace di reinventarsi, con la stessa audacia di chi, da secoli, tesse i fili del domani.
Nei prossimi mesi, startup e imprese lavoreranno in sintonia, testando i progetti su macchinari pilota e sperimentando processi inediti. L’obiettivo è quello di ottenere soluzioni subito trasferibili nella produzione.
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