A Milano Unica è nuovo record.
Gli espositori salgono ancora

Edizione 41 «L’aumento è indice di investimento sul futuro» spiega Barberis Canonico di IdeaBiella

«I fili del tempo: un dialogo tra le nuove generazioni del tessile italiano» è il tema della cerimonia inaugurale di Milano Unica, fissata per martedì prossimo alle 11 in auditorium dove saranno presenti alcuni degli eredi di importanti aziende italiane dell’industria tessile moda, protagonisti della continuità e del rinnovamento del Made in Italy.

La 41ª edizione dell’expo si aprirà contando su 735 adesioni totali e superando così il record assoluto di espositori registrato nella precedente edizione di 723 brand. A Rho, verranno presentate le collezioni per l’Autunno/Inverno 2026/2027 di tessuti e di accessori d’alta gamma. In particolare, sono 584 (+2,6%) gli espositori in vetrina nei saloni di Ideabiella, Moda In e Shirt Avenue, tra cui, a fianco della conferma delle 459 presenze italiane, spicca la significativa crescita delle aziende europee (+8,7%). A queste adesioni, se ne aggiungono 134 delle Aree Speciali e degli Osservatori Korea e Japan e 17 delle case editrici. E’ in aumento di conseguenza anche la superficie espositiva (+3,3%).

E se Milano Unica continua a crescere, anche IdeaBiella non è da meno: ospiterà infatti 76 aziende. Seppure il momento sia delicato, con equilibri precari, la fiducia degli imprenditori appare salda.

«La crescita delle presenze è la riconferma che Mu è il Salone del tessile d’eccellenza dove si incontrano i migliori clienti nazionali e internazionali» commenta il presidente di IdeaBiella Alessandro Barberis Canonico. «Inoltre grazie anche alla collaborazione con Ice nell’incoming avremo la presenza di 93 buyer esteri, di cui alcuni nuovi. L’aumento delle metrature degli stand è indice dell’investimento nel lungo periodo delle aziende espositrici che sentono la necessità di partecipare alla fiera per poter mostrare le loro collezioni. Con la situazione geopolitica attuale, la politica dei dazi statunitensi, l’indebolimento del dollaro, c’è un cauto ottimismo da parte degli imprenditori che verrà confermato dopo la visita del clienti in fiera»,

E su questi numeri, che mantengono un trend positivo, il gap con Premiére Vision si fa sempre più evidente. A poco a poco il salone lombardo ha conquistato credibilità. Durante l’edizione dello scorso febbraio sono stati circa 12.000 i buyer, in rappresentanza di 6.476 aziende (+10% rispetto al medesimo appuntamento del 2024) presenti nei corridoi di Rho per visionare le collezioni della primavera estate 2026. Le aziende estere in visita avevano raggiunto il 40% del totale.

La fiera, che si svolge a Parigi Villepinte, a settembre, sarà perfino snobbata dai tessitori di Prato che sbarcheranno in autonomia nella capitale francese nei giorni che precedono l’appuntamento (dal 16 al 18). Pratotrade accompagnerà una cinquantina di imprese a Now Textile per continuare a presidiare il mercato d’oltralpe slegandosi da PV.

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