Ance: «Facciamo chiarezza a tutela di clienti e aziende»

Andrea Bonifacio: «Abbiamo pensato di dare risposte alle esigenze di chiarezza delle nostre imprese e di quei cittadini che, spaesati dai continui aggiornamenti legislativi, non sanno più come muoversi in caso di lavori di ristrutturazione o di efficientamento energetico»

Ance Biella ha organizzato un webinair aperto alle imprese associate e alle altre territoriali piemontesi per fare il punto sulle novità del superbonus e dei bonus edilizi introdotte dal Decreto legge 212/2023, il cosiddetto “Salvaspese”, e dalla Legge di Bilancio. A illustrare le novità e a rispondere alle domande degli imprenditori del settore è stato Marco Zandonà della Direzione Politiche Fiscali di Ance.

Ad aprire la giornata di lavoro è stato il presidente di Ance Biella Andrea Bonifacio. «Con questa iniziativa abbiamo pensato di dare risposte concrete alle esigenze di chiarezza delle nostre imprese associate e di quei cittadini che, spaesati dai continui aggiornamenti legislativi in materia, non sapevano più come muoversi in caso di lavori di ristrutturazione, di efficientamento energetico, e di eliminazione di barriere architettoniche. Bene, a loro, oggi possiamo dire di rivolgersi alle aziende di Ance con totale fiducia perché troveranno impresari seri che sapranno quali bonus attivare, e quali sono i criteri per poterne beneficiare».

Superbonus e decreto Salvaspese

Per quanto riguarda il Superbonus c’è da dire che chi ha optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura in base a SAL (stato avanzamento lavori) emessi sino al 31 dicembre 2023, non decade dall’agevolazione fruita in relazione ai lavori eseguiti sino alla stessa data anche se gli interventi non vengono ultimati e anche se non viene garantito il miglioramento di 2 classi energetiche.

Le persone fisiche e con un reddito di riferimento inferiore a 15 mila euro (“quoziente familiare”) che, entro il 31 dicembre 2023, hanno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento possono invece contare su un contributo a valere sul Fondo «indigenti». I criteri per erogare il contributo devono però essere definiti da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Viene invece modificata la deroga al blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura prevista dal DL 11/2023 in caso di piani di recupero in zone sismiche 1, 2 e 3. Le opzioni vengono consentite solo per gli interventi per i quali, prima del 30 dicembre 2023 sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo, con piani di recupero approvati entro il 17 febbraio 2023.

Superbonus, le novità della Legge di Bilancio

Con la legge di Bilancio sono state introdotte importanti novità rispetto al Superbonus. Una riguarda le cessioni di immobili ristrutturate con l’agevolazione. Dal 1° gennaio 2024 le cessioni onerose di immobili, diversi dall’abitazione principale, sui quali sono stati eseguiti interventi edilizi agevolati con il Superbonus, effettuate entro 10 anni dalla fine lavori saranno produttive di plusvalenza tassabile con Irpef ordinaria o, a scelta, con l’imposta sostitutiva del 26%. In caso di Superbonus al 110 per cento con opzione per la cessione del credito, o per lo sconto in fattura: se la vendita è effettuata entro i 5 anni dalla fine lavori, nel calcolo dei costi inerenti all’immobile da vendere, non si tiene conto delle spese per gli interventi agevolati con il Superbonus; se la vendita è effettuata dopo i 5 anni, nel calcolo dei costi inerenti dell’immobile da cedere, si tiene conto del 50 per cento delle spese per gli interventi agevolati con il Superbonus. In tutte le altre ipotesi (Superbonus al 110 per cento in detrazione o Superbonus in percentuali inferiori, es. 90, 70, 65 per cento), i costi degli interventi agevolati sono considerati interamente ai fini del calcolo della plusvalenza da cessione.

Inoltre l’Agenzia delle Entrate verificherà che sugli immobili oggetto di interventi agevolati con il Superbonus, dopo i lavori sia stata presentata, dove previsto, la dichiarazione di aggiornamento catastale, anche ai fini della variazione della rendita catastale.

Per il Superbonus, ma anche per quelli ordinari, dal 1° marzo 2024 viene aumentata dall’8 per cento all’11 per cento la ritenuta a titolo di acconto operata sui bonifici di pagamento delle spese agevolabili con i bonus fiscali in edilizia.

Ecobonus

Tra i bonus edilizi quello che interessa la platea più vasta è l’Ecobonus. Sino al 31dicembre 2024 è prevista una detrazione Irpef/Ires al 65 per cento per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Sono numerosi gli interventi agevolati. In particolare: la riqualificazione energetica «globale», la posa di strutture opache orizzontali e verticali, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti efficienti, la sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore, l’acquisto, installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.

La detrazione si riduce al 50% per quanto concerne l’acquisto e la posa in opera di finestre, comprensive di infissi, l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla Classe A , l’ acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Per i condomini le detrazioni su interventi energetici eseguiti sulle parti comuni condominiali sono al 70% su involucro con incidenza > 25 per cento della superficie disperdente lorda, al 75% per quegli interventi diretti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media fissata dal DM 26 giugno 2015.

Bonus barriere

Per quanto riguarda il Bonus barriere, un tema sensibile a Biella e nel Biellese dove c’è un tasso di anzianità elevato, il cosiddetto decreto “Salvaspesa” ha disposto alcune novità. Per le spese sostenute a decorrere dal 30 dicembre 2023 e fino al 31 dicembre 2025, pagate con bonifico parlante, la detrazione al 75% spetta per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, non spetta più per infissi, sanitari, etc. Inoltre dal 1° gennaio non è più ammesso esercitare le opzioni per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, salvo che per i condomini per interventi su parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa e per le persone fisiche, per interventi su unifamiliari o unità abitative in edifici plurifamiliari, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15 mila euro (come quoziente familiare). Questo requisito reddituale non si applica se nel nucleo familiare del contribuente è presente un soggetto in condizioni di disabilità accertata.

Bonus ristrutturazioni

Per favorire il risparmio del suolo vi è inoltre il Bonus ristrutturazioni. I fabbricati agevolati sono: abitazioni di qualsiasi categoria catastale,anche rurali; parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa; pertinenze (garage, cantina, soffitta); immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato d’emergenza. Gli interventi agevolati sono: interventi di recupero; manutenzione ordinaria, solo su parti comuni condominiali; manutenzione straordinaria; restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; eliminazione barriere architettoniche; opere finalizzate ad impedire il compimento di atti illeciti da parte di terzi; opere finalizzate alla cablatura degli edifici; opere finalizzate al contenimento dell’inquinamento acustico; opere finalizzate alla sicurezza statica e antisismica (realizzate sulle parti strutturali dell’edificio); interventi di bonifica dell’amianto; opere finalizzate ad evitare infortuni domestici; interventi di messa a norma degli edifici; opere finalizzate al risparmio energetico, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia (anche in assenza di opere edilizie).

Sismabonus

Resta inoltre ancora attivo il Sismabonus per quanto riguarda gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici. Biella e il Biellese, vale la pena, sono classificati nella zona di rischio 3, ovvero a bassa sismicità.

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