ApritiModa 2025: il 25 e 26 ottobre riparte il viaggio alla scoperta dei luoghi dove nasce Made in Italy

Nel Biellese porte aperte da Piacenza 1733, Lanificio Zegna e Cappellificio Cervo

Torna ApritiModa – giunto alla sua 9ª edizione – l’appuntamento che il 25 e 26 ottobre aprirà le porte di alcuni dei luoghi più rappresentativi e suggestivi della moda italiana. Ideato dalla giornalista Cinzia Sasso,negli anni è diventato un evento irrinunciabile dell’autunno, capace di valorizzare e raccontare l’inestimabile patrimonio del Made in Italy.

ApritiModa quest’anno ancora più che in passato ci porta dietro le quinte di luoghi magici, alla scoperta di tesori che altrimenti rimarrebbero nascosti, là dove la creatività incontra la tradizione e il futuro si intreccia con il passato. Dalla A alla Z, da Armani a Zegna, 100 realtà sparse in 15 regioni, 37 province e 63 luoghi che, dal nord al sud d’Italia, apriranno le loro porte per visite guidate gratuite e incontri con stilisti, artigiani e maestranze: custodi di un sapere che è patrimonio del nostro Paese. Un’occasione che - per le migliaia di curiosi, appassionati e viaggiatori che prendono parte all’iniziativa - diventa anche l’occasione per un week end alla scoperta di territori sorprendenti e ricchi di storia.

Sono 9 le aziende piemontesi che partecipano all’iniziativa tra cui tre biellesi:

Cappellificio Cervo in via Libertà, 16 Sagliano Micca. In valle Cervo , dove l’acqua cristallina e purissima del Cervo è ideale per la lavorazione della lana, nel 1897 nasce una Cooperativa di operai cappellai che da allora produce cappelli di altissima qualità con lo stesso procedimento tutto a mano. E l’insegna, sulla facciata di una tipica fabbrica ottocentesca, con i capannoni e la ciminiera che svetta, è ancora lì a ricordarlo.

Lanificio Zegna in via Marconi, 23, Valdilana. Fondato nel 1910, il Lanificio Ermenegildo Zegna rappresenta la colonna portante dello sviluppo aziendale del Gruppo Zegna ed è noto a livello internazionale per la produzione di alcuni dei tessuti più pregiati al mondo. Quattro generazioni della famiglia Zegna hanno continuato con successo a rafforzare il settore tessile grazie al raggiungimento di un meticoloso equilibrio tra scienza e natura, artigianato e tecnologia. Il Lanificio Ermenegildo Zegna è pioniere nella produzione di tessuti uomo sofisticati, dalle prestazioni e funzionalità eccezionali. Dalla selezione delle materie prime al finissaggio, l’intero processo di produzione è realizzato dal Gruppo Ermenegildo Zegna. La passione per la qualità e l’utilizzo di tecnologie moderne a supporto dell’artigianato tradizionale mantengono viva la tradizione e sono un ponte tra passato, presente e futuro.

Piacenza 1733 a Pollone . A due passi dal Parco della Burcina con i suoi 57 ettari di verde e rododendri, si trova il Lanificio Piacenza 1733. Il magazzino delle materie prime racconta le lontane origini di ogni lana, così come le fotografie dei viaggi di famiglia sull’Himalaya, in Tibet, in Perù. Il cuore dell’azienda è in tutti i passaggi della lavorazione dei tessuti. Seguire passo dopo passo la realizzazione dei preziosi tessuti è un’esperienza incredibile. Soprattutto, se l’elemento essenziale per ottenere la perfezione è il fiore del cardo, simbolo della famiglia Piacenza dal 1733. Imperdibile la garzatura.

Le altre fabbriche piemontesi aperte al pubblico

HERNO via Opifici, 100, Lesa (Novara). Da Milano, con l’autostrada dei Laghi si raggiungere Lesa, il paese del lago Maggiore dove l’azienda ha la sua sede: un opificio dalla classica struttura ottocentesca, incorniciato dentro un nuovo ingresso che con l’uso del legno, della pietra e del verde verticale integra la fabbrica nell’ambiente circostante. All’interno, insieme ai vecchi tavoloni della sala taglio, i più moderni macchinari e una collezione di opere d’arte.

Loro Piana - Roccapietra via Altemberg, Roccapietra, Area Industriale frazione di Varallo (Vercelli). Siamo a Roccapietra, in Valsesia, Piemonte, un territorio unico, connubio di biodiversità e corsi d’acqua che la rendono la valle più verde d’Italia. Pioniera nella produzione di fibre nobili, la Maison ha iniziato a realizzare i primi prodotti finiti tra gli anni ’80 e i primi anni ’90. Loro Piana attinge sia a tradizioni secolari che a innovazione e tecnologie all’avanguardia per trasformare le materie prime più nobili in filati di altissima qualità creando prodotti rinomati per il loro tocco inimitabile. Un percorso dedicato alle materie prime di eccellenza che da sempre caratterizzano Loro Piana all’interno del sito di Roccapietra, progettato dagli architetti Montagni e Griffini nel 1994, e realizzato con l’obiettivo di rappresentare il legame profondo di Loro Piana con l’ambiente circostante.

Manifattura di Domodossola viale dell’Industria, 1, Villadossola (Verbano-Cusio-Ossola). Immerso nella Val d’Ossola a pochi chilometri dallo stabilimento originario di Domodossola. Qui, circondato da diecimila metri quadri di giardino e realizzato in solo acciaio e vetro, vive la Manifattura Domodossola. Una delle imprese familiari più longeve d’Italia, nata nel 1913 da una fabbrica che produceva funi navali e passamanerie, oggi rappresenta l’eccellenza nell’intreccio di cuoio, fibre tessili e persino rame per la moda e il design. L’intera filiera produttiva è all’interno degli otto mila metri quadri della fabbrica, tutti da scoprire. Dalla trecciatura ai grandi telai, dalla lavorazione del cuoio alla ceratura dei filati per oltre un milione di metri di intrecciato all’anno. Con maestria, da quattro generazioni.

Museo Passamaneria Massia Vittorio 1843 via Maria Bricca, 20, Pianezza (Torino) Da 6 generazioni la famiglia Massia è sinonimo di passamaneria. E la sua casa è da sempre Torino, proprio nel palazzo dei Conti Giriodi di Pannissera dove Silvio Pellico scrisse “Le mie prigioni” di ritorno dallo Spielberg. Dentro legno di palissandro e particolari di ottone ne fanno una bottega dove si respira la bellezza d’altri tempi. Fornitrice della Real Casa di Savoia (dal 1843) e riconoscibile per il filo viola che si trova nascosto in ogni intreccio. La leggenda vuole che sia una storia d’amore ad aver provocato l’inizio della firma con il filo “color delle viole”. Telai Jacquard e meccanici insieme all’accuratezza per il minimo dettaglio realizzano cordoni, frange, fiocchi e alamari ricercati dalla moda e dai designers.

Passamaneria Arna Via Roaschia, 56, Chieri (Torino). Dietro a nappe, bracciali, frange e cordoni c’è una tradizione familiare che arriva da Chieri, in provincia di Torino. Esperti nei dettagli dal 1959, le lavorazioni artigianali di un tempo oggi si realizzano grazie alle tecnologie più moderne dei telai e si rifiniscono a mano con metro, pettine e pennelli. Una maestria quasi dimenticata che si riscopre nella fabbrica di Via Roaschia, tra il magazzino animato da rocche di filato di tutti i colori esistenti e centinaia di metri di intrecci preziosi.

Trakatan Via Mantova, 9, Torino (Torino). L’odore della pelle e suoi colori; le sagome di cartone numerate e appese al muro; le mani che incidono con tratto sicuro e in sottofondo il ritmo della macchina per cucire. La luce invade il laboratorio dove nascono le borse che da un quartiere riqualificato di Torino sono arrivate a conquistare il Giappone, la Corea, l’Europa. E l’Italia, dalle vetrine di quei negozi dove tutto ha qualcosa di insolito, dove l’immagine è ricerca e il risultato è un’eleganza mai scontata. Trakatan è il nome di questo scrigno di Made in Italy. Non significa nulla e dunque, allo stesso modo, può significare tutto: è il suono dell’energia. Per Carlotta e Andrea, che lo hanno creato e ogni giorno lo riempiono di antica manualità e nuove idee, è il luogo della rinascita, di una seconda vita. La voglia di cambiare, un corso di pelletteria in Toscana e il coraggio di provarci. Le loro borse, oggi, viaggiano nel mondo sulle spalle di chi, donna o uomo, le sceglie; e si portano dentro, anche, una storia d’amore e di passione condivisa.

ApritiModa è un viaggio nell’Italia della bellezza e del saper fare: dalle sartorie di alta moda ai laboratori di gioielli, fino all’abbigliamento tecnico che guarda ai Giochi Olimpici Invernali 2026. Un’occasione unica per scoprire l’anima nascosta della moda italiana. Per partecipare basta una semplice prenotazione sul sito ufficiale (www.apritimoda.it).

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