Arte tessile, a Milano l’idea che dà un corpo alle fotografie d’autore

Evento. Lo studio Fileppo con Curti,Galimberti e Pupella

«Non c’è comunicazione senza emozione» sostiene Anna Fileppo che nel suo studio biellese porta avanti da tempo una filosofia che sposa l’arte all’industria. In questo caso il matrimonio è avvenuto con la fotografia e il distretto della lana e il progetto sarà presentato la prossima settimana a Milano alla galleria Still di Denis Curti, nome autorevolissimo del panorama internazionale. Direttore artistico de “Le stanze della fotografia” a Venezia, autore per Marsilio Editori del saggio “Capire la fotografia contemporanea”, per oltre 15 anni giornalista e critico fotografico Corriere della Sera, esperto del mercato del collezionismo e ancora altre innumerevoli attività.

«Arte tessile – Il senso tattile della fotografia» è il titolo dell’incontro che vede protagonisti oltre a Fileppo e Curti, due fotografi eccellenti Maurizio Galimberti, mago della polaroid attraverso la quale crea incredibili mosaici di tessere colorate e Silvano Pupella artista dell’obiettivo con gli occhi puntati sull’immagine corporate dove da vita a quello che sta dietro le quinte esaltandone valori, competenze e persone. Invitati speciali saranno Sara Gentile, come responsabile di Biella Città Creativa Unesco, Alberto Rossi, founder di Artigiani del cashmere, Pierfrancesco Corcione, direttore Uib e Cristiano Gatti, presidente di Confartigianato Biella che si confronteranno sul tema con Francesca Venditti, marketing communication manager.

«L’idea di dare un senso tattile alla fotografia è un argomento su cui sto lavorando da qualche tempo» spiega Anna Fileppo. «Oggi l’immagine digitale è diventata intangibile e ha abolito quasi definitivamente il negativo, questo progetto ha l’intento, non solo di creare un’opera d’arte ma di fornire attraverso la tessitura jacquard una testimonianza preziosa, concreta e durevole. E il processo non poteva che avvenire attraverso il saper fare degli artigiani e delle aziende biellesi. Il primo passo è stato fatto per un cliente, un cantiere nautico fra i più importanti al mondo, con il quale abbiamo realizzato, sugli scatti di Pupella, dei plaid in fibre nobili omaggiati ai clienti armatori». Così Fileppo ha connesso il Biellese al gesto creativo. Il fatto di scoprire quanto il territorio possa offrire con la sua storia tessile e la sua tradizione unica, è stata l’atout che ci ha permesso di realizzare questo percorso e il risultato è stato subito sorprendente. Ora abbiamo lavorato con Galimberti, grazie a Curti, e con le sue istantanee che tutto il mondo conosce. L’intento dell’evento è anche quello di far conoscere il Biellese, un’opportunità per affiancare al nome di artisti di primo piano, le capacità e la qualità di un prodotto che è riconosciuto internazionalmente. L’eccellenza, in questo caso, è l’anello di congiunzione fra fotografia e tessuto perché fin da subito l’idea di dare vita a questo lavoro è stata quella di non limitarlo come fine a se stesso ma di lasciargli ampio respiro. Per questo motivo sono stati scelti gli ospiti dell’incontro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA