
Economia & Società / Biella
Sabato 18 Gennaio 2025
Carburanti: risalgono i prezzi dopo la tregua
Benzina e gasolio. Nel Biellese per la verde si trova ancora a 1,724 euro e il diesel a 1,609 euro al litro
Continuano ad aumentare le medie nazionali dei prezzi dei carburanti alla pompa, dopo il periodo di ribassi che avevano caratterizzato gli ultimi 5 mesi. La benzina arriva così a sfiorare quota 1,81 euro al litro in media nazionale self service (il picco dal 9 agosto scorso), il gasolio supera quota 1,71 euro al litro (la quota maggiore dal 28 agosto). Sulle autostrade, i prezzi sono in media di 1,9 euro al litro per la benzina self e a 1,82 per il gasolio self (i dati sono di Staffetta Quotidiana).
Bolzano si conferma il territorio con la media di prezzi più alta, soprattutto per quanto riguarda la benzina. Al contrario, per spendere meno bisogna andare nelle Marche. Nel Biellese la tendenza dei prezzi è in aumento come nel resto del Paese, ma i prezzi della verde restano (a parte poche eccezioni) sotto 1,8 euro negli impianti self .
Il diesel resta nella maggior parte dei distributori sotto 1,7 euro al litro, superando la soglia soltanto in alcuni casi.
Il prezzo più basso della benzina ieri era quello rilevato alla pompa bianca Ewa di via Tripoli a Biella (1,724 euro); seguito da Ewa di Mongrando (1,725); Esso di Occhieppo Suoperiore (1,748), Enercoop (1,749).
L’impianto più competitivo per il gasolio è quello di via Galimberti (Petrolifera Sempione) a 1,609 euro. Seguono Ewa di Biella (1,624); Ewa di Mongrando (1,635) e Esso di Occhieppo Superiore (1,649).
Il prezzo del petrolio prosegue nel trend di crescita iniziato dalla fine dell’anno scorso riportando le quotazioni del Brent sopra gli 81 dollari al barile, un livello che non si vedeva dall’agosto scorso. Un rialzo legato ai timori dei mercati per gli effetti dell’ultimo pacchetto di sanzioni del governo americano nei confronti della Russia e che colpisce società come GazpromNeft e Surgutneftegaz, oltre una lista di 183 petroliere della flotta “ombra” che fino ad oggi erano state utilizzate per aggirare le sanzioni. Il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, mercoledì al question time alla Camera ha spiegato: «Nonostante lo scenario internazionale sempre più negativo in cui l’energia è strumento di conflitti armati e di guerre commerciali con la conseguente crescita delle quotazioni del petrolio che all’inizio di quest’anno ha superato gli 81 dollari al barile, siamo riusciti a contenere i prezzi dei carburanti e a evitare impatti inflattivi. I prezzi ad oggi alla pompa risultano sensibilmente più bassi rispetto ai prezzi medi del 2023 e in linea con quelli del 2022 quando il governo di allora fu costretta a misure straordinarie con grande, negativo e insostenibile impatto sui conti pubblici».
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