
Economia & Società / Biella
Lunedì 20 Ottobre 2025
Caro energia: il Piemonte al quarto posto tra le regioni più penalizzate
Confartigianato: a Biella 24 milioni di euro di extra-costi per le imprese rispetto alla media europea
Il caro energia frena la competitività delle piccole imprese. Lo scorso anno le micro e piccole imprese italiane hanno pagato 8,8 miliardi di euro per l’elettricità, con 1,6 miliardi in più rispetto alla media europea.
Il Piemonte si colloca al quarto posto tra le regioni più penalizzate, con 181 milioni di euro di extra-costi per le micro e piccole imprese rispetto alla media europea che gravano proprio sulle aree manifatturiere.
In testa c’è la Lombardia con 443 milioni, seguita da Veneto (231 milioni), Emilia-Romagna (208 milioni), Piemonte (181 milioni), Toscana (92 milioni), Campania (73 milioni), Friuli-Venezia Giulia (69 milioni), Puglia (53 milioni).
A livello provinciale, le aziende torinesi subiscono un peso di 64 milioni di euro, (rientrando nella top ten delle province con costi maggiori in bolletta), mentre Cuneo e Biella registrano rispettivamente 39 e 24 milioni, seguono Alessandria 19 milioni, Novara 14 milioni, Vercelli 10 milioni e Asti 9 milioni.
In Piemonte, nel 2024, le piccole imprese e quelle artigiane hanno pagato l’energia elettrica 987milioni di euro, con 181 milioni di maggiori costi rispetto alla media europea.
I dati emergono dal rapporto di Confartigianato Imprese, dati Eurostat, Istat e Terna, sulla bolletta elettrica delle micro e piccole aziende italiane oggi è tra le più costose d’Europa.
A gonfiare il costo dell’elettricità delle piccole imprese è anche il prelievo fiscale e parafiscale in bolletta che in Italia è più che doppio rispetto a quello medio dell’UE a 27. Siamo al secondo posto in Europa per il maggior carico di accise e oneri sul chilowattora pagato dalle MPI: 7,78 centesimi di euro al KWh. Ci batte soltanto la Polonia con 7,90 centesimi di euro al KWh.
«Serve ridurre gli oneri impropri in bollette e diversificare le fonti, il dato sull’extra-costo che pesa sulle imprese del Piemonte» sottolinea Massimo Foscale direttore di Confartigianato Imprese Biella «è inaccettabile per un sistema produttivo che vive di manifattura diffusa e di piccola dimensione. Se un’azienda piemontese paga 181 milioni di maggiori costi rispetto alla media europea, significa che partiamo svantaggiati rispetto ai nostri concorrenti diretti. Non chiediamo sconti o trattamenti di favore ma un quadro normativo che metta tutte le imprese sullo stesso piano, indipendentemente dalla dimensione. L’energia deve essere un fattore di crescita, non un ostacolo. Per questo chiediamo con forza regole più eque e investimenti che garantiscano stabilità e sostenibilità ai nostri territori».
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